Cultura

Sangiuliano non aveva fatto i Conti (con la Corte). Bocciata la sua nomina

Carmelo Caruso

Il ministro della Cultura propone il suo collaboratore di gabinetto, Stefano Lanna, come direttore generale per gli archivi. Ma per i giudici non ha i requisiti. Nomina ritirata. Ma resta la foto del direttore

Ministro Sangiuliano, è vero che la Corte dei Conti ha appena bocciato una tua nomina? “Un milione di euro! Risarcimento”. Pochi secondi prima. Ministro Sangiuliano, ti disturbiamo? “Il vostro ministro della Cultura è sempre pronto a dialogare con la stampa libera e intelligente. Sto per partire, ma ditemi”.  Ministro, ti chiamiamo per la nomina di L.... “Un milione di euro, a prescindere, che devolverò per la Cultura”. Ministro, aspetta. Secondo la Corte dei conti,  il funzionario che tu hai indicato direttore generale per gli Archivi Italiani, non avrebbe i requisiti. “Telefono pignorato”. Ma lo abbiamo preso a rate! “Non importa”. Il funzionario si chiama Stefano Lanna. “Sì”. E lo nomini “custode” della nostra memoria, una nomina delle nomine. “No”. Eh, sì. “La nomina è stata ritirata. Il fatto non esiste giornalisticamente”. Ah, no? “Un milione!”. Inizia oggi la raccolta fondi Foglio versus Sangiuliano. Devolvete al c/c: 97734segue…


Siamo a un passo dalla bancarotta. Ministro Sangiuliano, proviamo a ricostruire i fatti. “Come detto, nulla quaestio. Nomina ritirata, fatto inesistente”. Ma in italiano si dice pure “nomina bocciata, nomina non vagliata”. In napoletano, città che ha dato i natali al nostro ministro, si dice pure: “A pazziella ‘mman’ e criature”, per indicare qualcosa di troppo grande affidata a qualcuno poco adatto (secondo Corte dei conti). E, ancora, a Napoli, per indicare un abbaglio, si usa questa: “Aje pigliato ‘o c*** p’a banca ‘e ll’acqua”. Ministro, ovviamente, le abbiamo tirate fuori perché conosciamo la tua attenzione per l’idioma napoletano. Ministro, ci sei? “Un milione di euro e pignorate anche le scarpe”. Sei stato direttore del Tg2, facciamo chiarezza. Ricominciamo dal nome. Lanna. Noi che ci eravamo preparati al controinterrogatorio del ministro Saint-Just (lui preferisce Talleyrand) abbiamo cercato il cv di Lanna. Inizia la sua carriera al ministero della Difesa come tecnico elettronico. Siamo nel 1982. Dal 1997 al 2001, “coordina il servizio di vigilanza infrastrutturale presso il centro tecnico del commissariato militare”. Il salto nel 2001. Lanna passa dalla Difesa al Mibac e va a lavorare presso “la Soprintendenza per i beni archeologici di Roma”. Tipo di impiego: “Servizio di accoglienza e comunicazione del Museo Nazionale Romano, sede di Palazzo Massimo”. Dovete sapere che Sangiuliano è autore Mondadori e che, ogni giorno, quando arriva al ministero (ministero che è stato per anni lo studiolo di Dario Franceschini, romanziere per La nave di Teseo), il nostro Saint-Just dice ai collaboratori: “Anche oggi ho venduto più copie di Franceschini. Bene, cominciamo”.

 

Stando a quanto ci riferisce uno dei tipografi di Franceschini, “Lanna non era altro che un custode, un super sindacalista.  Sangiuliano lo ha chiamato al ministero, al gabinetto, su consiglio di Merlino”. Merlino, che è un po’ il mago della Cultura, di Sangiuliano, è Emanuele Merlino, uomo di FdI, e oggi responsabile della segreteria tecnica di Saint-Just. Lanna stimato da Merlino, e da Sangiuliano, fa parte a tutti gli effetti del gabinetto tanto da essere delegato al tavolo nazionale con i sindacati. Habemus documento. La nomina a direttore generale per gli Archivi, una super nomina, risale a un mese fa. Ministro, la nomina dunque c’è? “No. Tenuto conto dei rilievi, ho ritirato e la Corte ha preso atto”. Il tipografo di Franceschini ci ha informato. “Ma c’è tanto di foto su Twitter. La nomina c’è!”. Andiamo a vedere. E’ una foto di Mirta Granda Averhoff, ambasciatrice di Cuba, e risale al 14 giugno. In posa l’ambasciatrice che, come si legge nel tweet, fa sapere: “Ho avuto un incontro con Rosario Sprovieri, funzionario del Mic Italia e Stefano Lanna, direttore generale per gli Archivi Italiani, per valutare nuove proposte di collaborazione in ambito culturale tra Italia e Cuba”. Nei tag c’è anche il nostro super Saint-Just. Ministro, ma la Corte dei conti che rilievi ha fatto? “Rilievi sul passaggio da funzionario a dirigente. Passaggio che in passato è stato autorizzato. Potevo ricorrere. Ma io rispetto le decisioni. Rispettosissimo. Non l’ho fatto”. Ma mi posso rifare con voi. “Un milione di euro!”. Ministro, facciamo i custodi, sai come va in questi casi. Poi magari entriamo in simpatia e ci mandi a dirigere Brera. “Un milione!”. Ministro, ma non li abbiamo! “Non è un problema mio. Avvocato!”. Lettori, bastano pochi euro. Ripetiamo la causale: “Sangiuliano non aveva fatto i Conti”.  

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  • Carmelo Caruso, giornalista a Palermo, Milano, Roma. Ha iniziato a La Repubblica. Oggi lavora al Foglio