Alla Camera

Salario minimo, donne e giovani: Schlein attacca Meloni e sfida Conte a sinistra

Durante il question time con la premier, la segretaria del Pd punta il dito contro il governo: "State andando in direzione opposta e sbagliata". E si intesta la battaglia sul lavoro e contro la povertà. È la nuova agenda dem

Ruggiero Montenegro

Precarietà, salario minimo e lavoro povero. E ancora: giovani, donne e questione meridionale, poi i diritti civili. Attacca il governo, sfida i grillini: è l'agenda Elly Schlein. Nel suo primo intervento alla Camera da segretaria del Pd, mette in fila – con piglio combattivo come non si vedeva da un po' tra i democratici – i temi chiave e le priorità della sua opposizione. Lo fa rivolgendosi a Giorgia Meloni, durante il question time alla Camera.

"Io credo che precarietà e lavoro povero abbiano bisogno di risposte immediatamente" e la prima risposta non può che essere il salario minimo, dice la deputata dem alla premier. Poco prima Meloni aveva ribadito che per il suo governo lo strumento più adeguato a risolvere il tema dei salari bassi è la contrattazione collettiva, non un tetto minimo agli stipendi. "Non ci soddisfano le sue risposte", ha insistito Schlein, "non è più il tempo di dare le responabilità agli altri. Spetta a voi adesso", ha detto sottolineando il comportamento contradditorio di Fratelli d'Italia, "che in Italia dice no al salario minimo ma in Europa ha votato a favore della direttiva che ne propone l'introduzione". 

E' questo, per la leader dem, uno dei punti principali su cui pressare il governo. E la scelta stessa di puntare su questo tema nel primo faccia a faccia con la presidente del Consiglio non è casuale, è anche un modo per riprendersi quello spazio a sinistra che negli scorsi mesi si è intestato Giuseppe Conte con il M5s. Il baricentro del Pd che ritorna più a sinistra. "Non basta la contrattazione collettiva", ha ammonito Schlein, marcando la distanza da una Meloni in versione (quasi) sindacalista, che si prepara al Congresso della Cgil, dove interverrà venerdì. 

 "Lei è in carica da soli 5 mesi, ma state andando in direzione opposta e sbagliata. Avete allargato il ricorso ai vaucher, avete dato l’intenzione di estendere i contratti a termine anziché limitarli. Lo vada a spiegare al 62 per cento di lavoratori under 24 che conoscono solo quel tipo di contratti e non possono costruirsi un futuro", aggiunge ancora l'esponente del Nazareno, fornendo ulteriori elementi di quella che sarà la sua agenda politica nelle prossime settimane. "Siete ossesionati dall’immigrazione ma non vedete l’emigrazione dei giovani costretti da salari bassi e contratti precari a costruirsi un futuro altrove", è la stoccata. Poi torna sul tema di genere, richiamato già all'inizio del question time: chiede l'istituzione di un congedo parentale di tre mesi, non trasferibili, e poi passa alle pensioni: "Avete quasi cancellato Opzione donna". 

Per ultimo, dopo aver tacciato il governo di "incapacità, approssimazione e insensibilità", Schlein ha chiuso il suo intervento – tra gli applausi e la standing ovation dei colleghi di partito – stigmatizzando i provvedimenti ("i vostri veri punti di emergenza") che hanno segnato i primi mesi della legislatura: "I rave, i condoni, la guerra alle ong e da ieri, colpire i figli e le figlie della famiglie omogenitoriali che hanno gli stessi diritti di tutti i bambini che fanno parte della nostra comunità". Ecco il nuovo corso dell'opposizione dem. 

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