Il caso

Meloni rivede Weber, asse Conservatori-Ppe sempre più forte dopo il Qatar gate

Simone Canettieri

Secondo incontro in meno di due mesi fra la leader di Ecr e il presidente dei Popolari. Prove di intesa dopo lo scandalo che sta travolgendo i Socialisti

Due incontri in meno due mesi. Continua il flirt politico fra il Ppe e i Conservatori. Dopo il funerale di Benedetto XVI, Giorgia Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi Manfred Weber, presidente del Partito popolare europeo.

L'ultimo faccia a faccia fra la leader del Partito dei conservatori e riformisti europei (Ecr) e Weber risale allo scorso 11 novembre. Quando però non era ancora scoppiato il Qatar gate che sta colpendo con forza i Socialisti europei, a partire da quelli italiani.  "All'estero questo scandalo andrebbe chiamato socialist job e non italian job", ha punto Meloni durante l'ultima conferenza stampa. 

Dalle parte di Fratelli d'Italia si lavora per fare in modo che possa saltare l'anno prossimo, con le nuove elezioni, la sacra alleanza che guida la Commissione. Da tempo sono in corso avvicinamenti fra il gruppo della destra meloniana e i popolari, come dimostra l'elezione di Roberta Metsola alla guida del Parlamento europeo. Il primo passo di una marcia che continua. E che, nei piani di Meloni, vede i Conservatori al centro dell'asse Bruxelles-Strasburgo. Il brand, quello dei Conservatori fa gola a molti anche in Italia, come  ha esplicitato Silvio Berlusconi interessato a confluire in un partito unico con questo nome. La premier per il momento non ci pensa a unirsi con Forza Italia e con la Lega. Anzi, continua a tessere la trama di rapporti internazionali con Weber e pensa alle elezioni europee dell'anno prossimo. 

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.