Foto dal profilo Instagram di Giorgia Meloni 

Il retroscena

Giambruno, il compagno di Meloni, non conduce più i tg Mediaset: “Scelta condivisa”

Simone Canettieri

Da quando la leader di FdI ha vinto le elezioni il giornalista non va più in diretta: è in attesa di andarsi a occupare di approfondimento

Da quando lei ha vinto le elezioni, lui ha perso la conduzione: non compare più in video. Adesso fa lavoro di cucina redazionale nella sede di Roma in attesa che venga dirottato a una trasmissione di approfondimento come autore. Cose che capitano se ti chiami Andrea Giambruno, sei il compagno della premier in pectore Giorgia Meloni e lavori a Mediaset. “E’ stata una scelta presa insieme all’azienda per una questione di reciproca opportunità. Nessuna imposizione né punizione”, racconta al Foglio chi in queste ore ha parlato con il giornalista, da qualche anno volto in forte ascesa di Tgcom24 e di Studio Aperto su Italia1.

Tutto è successo subito dopo il 25 settembre, quando Giambruno, da 14 anni giornalista Mediaset, è scomparso: addio telecamere. Secondo quanto risulta a questo giornale, subito dopo le elezioni vinte dalla compagna e madre di sua figlia è stato chiamato dai vertici dell’azienda televisiva della famiglia Berlusconi. Nessuno strappo o diktat, ma un po’ di umano dispiacere sì, per un professionista “innamorato da sempre del suo lavoro: raccontare la politica”.  

Giambruno ha sempre diviso con efficacia la famiglia dal lavoro, eccetto una volta nel febbraio del 2021 quando in diretta tv difese Giorgia dagli insulti del professor Giovanni Gozzini (“commenti misogini, indegni e vergognosi”). La ricerca di un equilibrio è saltata dopo il successo elettorale della leader di Fratelli d’Italia. Giambruno capisce che in un certo senso potrebbe far parte del gioco fare un passo di lato (“pensa se sbaglio un congiuntivo e lei sta a Palazzo Chigi, verrebbe attaccata anche per questo”, ha raccontato a un collega), ma è anche vero che negli ultimi giorni la tensione fra la compagna e il deus ex machina dell’azienda per cui lavora è andata alle stelle. E se dietro il “non sono ricattabile” di Meloni rivolto al Cav. ci fossero anche questioni legate alla sua sfera personale come il lavoro del compagno-giornalista? Da Mediaset smentiscono con forza qualsiasi tipo di dietrologia e anche chi ha parlato con Giambruno nega qualsiasi correlazione. Nel frattempo è scomparso. Il brutto della diretta. 

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  • Simone Canettieri
  • Viterbese, 1982. Al Foglio da settembre 2020 come caposervizio. Otto anni al Messaggero (in cronaca e al politico). Prima ancora in Emilia Romagna come corrispondente (fra nascita del M5s e terremoto), a Firenze come redattore del Nuovo Corriere (alle prese tutte le mattine con cronaca nera e giudiziaria). Ha iniziato a Viterbo a 19 anni con il pattinaggio e il calcio minore, poi a 26 anni ha strappato la prima assunzione. Ha scritto per Oggi, Linkiesta, inserti di viaggi e gastronomia. Ha collaborato con RadioRai, ma anche con emittenti televisive e radiofoniche locali che non  pagavano mai. Premio Agnes 2020 per la carta stampata in Italia. Ha vinto anche il premio Guidarello 2023 per il giornalismo d'autore.