la prima uscita dopo il voto

Meloni va a Milano e incontra Berlusconi: "Governo di alto profilo"

Andrea Emmanuele Cappelli

La leader di Fratelli d'Italia sul palco di Coldiretti. Sulla crisi energetica: “Siamo in costante contatto col governo uscente". Alle aziende dice: "Al paese serve una strategia industriale". Prima l'incontro col Cav.:"D'accordo sulle priorità del governo"

La prima uscita pubblica di Giorgia Meloni dopo la vittoria alle elezioni di domenica scorsa è avvenuta questa mattina a Milano, nell’imponente cornice del Castello Sforzesco, dove da venerdì fino a domani è in corso la grande rassegna di Coldiretti dedicata alla valorizzazione dei prodotti dell’agricoltura italiana.

La leader di Fratelli d’Italia è stata accolta con grande entusiasmo dai presenti, che al suo passaggio hanno sventolato bandiere gialloverdi (i colori di Coldiretti, nessun riferimento a passate esperienze di governo). Pochi minuti prima di lei, oltre ad Antonio Tajani, sullo stesso palco ha parlato il governatore lombardo Attilio Fontana, alle prese in questi giorni con una delicata dialettica interna che lo vede contrapposto alla vice presidente di Regione Lombardia Letizia Moratti, determinata a succedergli al vertice di Palazzo Lombardia. 

Governatore e futura premier non si sono incrociati: al suo arrivo nel capoluogo lombardo, Meloni ha però incontrato in forma privata Silvio Berlusconi. “È stato un incontro concreto e cordiale” ha dichiarato la leader di FdI, nell’unica, stringata risposta che ha concesso ai cronisti prima di salire sul palco. “Siamo d’accordo sulle priorità e sulle prime cose da fare una volta al governo”. No comment sul toto ministri, men che meno sul fatto che un dicastero possa essere assegnato a Fontana o Moratti per risolvere il nodo lombardo. A stretto giro le fa eco Berlusconi, che parla di “massima comunità d’intenti nel centrodestra”. Con Salvini e Meloni, sottolinea il Cavaliere, “abbiamo condiviso la necessità che l'Italia abbia un governo di alto profilo, capace di affrontare le gravi emergenze che il paese si trova di fronte”. 

Ed è proprio alle grandi sfide dell’Italia che fa riferimento Meloni una volta salita sul palco di Coldiretti, di fronte a una vasta platea composta da cittadini e addetti del settore. La prima è quella legata alla “sovranità alimentare”, per affrontare la quale il presidente di Coldiretti Ettore Prandini ha proposto di istituire un ministero ad hoc. “Ci hanno raccontato - ha esordito Meloni - che il libero commercio senza regole ci avrebbe reso tutti più ricchi, ma non è andata così. Oggi la ricchezza è concentrata verso l’alto, le autocrazie hanno guadagnato campo nel mondo e noi ci siamo indeboliti, dipendiamo da tutti per tutto”.  Per contrastare questa deriva, secondo Meloni, è necessario puntare sulla difesa del marchio e delle filiere, restituendo “a questa nazione una strategia industriale che non ha avuto negli ultimi tempi”. Altro tema urgente è quello dei costi energetici e dei conseguenti rincari sulle bollette, che in questi mesi stanno mettendo in ginocchio cittadini e imprese: “Siamo in costante contatto col governo uscente, impegnato in una trattativa molto complessa a livello europeo. In queste ore - scandisce Meloni - dobbiamo capire come intervenire sui cosi energetici di questo autunno. Non ci possiamo permettere di andare avanti come in questi mesi”. 

Prima di lasciare il palco per un ultimo giro tra gli stand (con rapidi assaggi di mozzarella, Grana Padano e la sottoscrizione della petizione Coldiretti contro il cibo sintetico), quella che con ogni probabilità diventerà a breve la prima premier donna della storia d’Italia non si lascia sfuggire una stoccata: “Usciamo da una legislatura - ha affermato - nella quale si è detto che la povertà si poteva abolire con un decreto, che la ricchezza si faceva con un decreto. Ma la ricchezza in questa nazione la fanno le aziende, con i loro lavoratori”.