Michele Emiliano (Olycom)

In provincia di Bari, Michele Emiliano corre con Fratelli d'Italia e Forza Italia

Annarita Digiorgio

Tutto quello che i partiti costruiscono a Roma, sul Tavoliere si rompe e prende vie tutte pugliesi. E così se Giorgia Meloni annuncia che non farà inciuci di nessuna natura con la sinistra, poi a Bitonto si ritrova alleata del governatore dem

Il centrodestra, in particolare Fratelli d’Italia e Forza Italia, in coalizione con Michele Emiliano. Accade a Bitonto, in provincia di Bari, dove il centrodestra scende in campo con il candidato sindaco Domenico Damascelli, ex consigliere regionale di Forza Italia, appoggiato dalla lista civica di Michele Emiliano che dalle elezioni del 2020 è presente in giunta e in consiglio regionale, ma ormai anche in molti comuni, con il simbolo giallo della lista “Con”.

    

Il Pd è in un’altra coalizione, per Francesco Paolo Ricci, sostenuto dall’ex sindaco Michele Abbattichio che alle ultime europee risultò con 29 mila preferenze il più votato nella lista di Più Europa nella circoscrizione meridionale. 

 

Bitonto è anche una delle poche città in cui il movimento 5 stelle gareggia alle amministrative con un proprio candidato sindaco, Maria Bufano, lanciata la settimana scorsadirettamente da Giuseppe Conte durante un incontro a Roma.

  

Tutto quello che i partiti costruiscono a Roma, dai patti per le alleanze ai decreti legge, poi arriva sul Tavoliere e si rompe prendendo vie tutte pugliesi. E così se la Meloni annuncia che non farà inciuci di nessuna natura con il centrosinistra, poi in Puglia si ritrova alleata di Michele Emiliano.

   

Mentre Boccia, che è stato nominato da Letta responsabile nazionale del Pd per le alleanze amministrative (nonchè commissario del Pd Puglia) proprio ieri rilasciava l’ennesima intervista in cui dichiara irrinunciabile l’alleanza con i 5 stelle “perchè altrimenti arrivano le destre”. Che è lo stesso slogan utilizzato nella campagna elettorale in Puglia per ricompattare e chiamare al voto gli elettori del centrosinistra. Salvo poi, rieletto Emiliano, ritrovarsi in giunta assessori di Forza Italia, ed endorsement della Lega. Qui la fame di vincere le elezioni e occupare il potere – oltre a far saltare le alleanze nazionali – mette a rischio lo stesso governo Draghi, come accaduto l’altra notte in commissione al Senato quando, su un articolo per lo stabilimento Ilva, il tesoriere del pd Collina, per sua stessa ammissione, ha disatteso l’indicazione di voto data da Letta per seguire quella di Emiliano e non rompere l’alleanza con i 5 stelle a Taranto.

   

A tutto questo non ha retto il professor Lopalco, virostar delusa dall’ingresso in politica, candidato proprio nella lista “Con” da cui è uscito due settimane fa per entrare in Articolo Uno. E subito prima che quella lista col simbolo giallo si affiancasse a quello con la fiamma tricolore di Fratelli d’Italia.