Marattin dopo la lite sul fisco: "È la riforma impossibile. Villarosa? Giudicate voi"

La discussione della delega fiscale scatena il caos alla commissione Finanze della Camera. Il presidente al Foglio: "È un tema da campagna elettorale, appena qualcuno se ne vuole occupare sul serio scoppia il Maracanà"

“Ero semplicemente sconfortato”, racconta al Foglio Luigi Marattin, il presidente della commissione Finanze della Camera. Attorno a lui, nella notte tra mercoledì e giovedì, è scoppiato un pandemonio. Urla. Minacce. Gesti inconsulti. Tutto ripreso impietosamente dalle telecamere.

 

 

“Mentre Alessio Villarosa buttava a terra microfoni e fascicoli che avevo sulla scrivania l’ho guardato per un attimo. Non avevo neanche capito bene che cosa avesse fatto. L’ho guardato con profondo sconforto, e sapete cosa pensavo?”. No, dica pure. “Pensavo che la riforma del fisco in questo paese va bene soltanto durante la campagna elettorale. Ma appena qualcuno se ne vuole occupare sul serio, ecco che scoppia il Maracanà”. Il cialtronismo scatenato. “Certo. Perché se poi fai qualcosa sul serio, se lo riformi davvero il fisco, finisce che segnali la distanza tra la realtà e le sparate iperuraniche di una politica che è soltanto vendita di pentole”. Lega e M5s, soprattutto. Ma non solo. E Villarosa? “Che posso dirvi? E’ stato due volte sottosegretario all’Economia col M5s. Le scene video le avete viste tutti. Giudicate voi”. 

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