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Fisco e schiaffi. Così la destra trasforma la commissione Finanze in un Far West

Il presidente Marattin sospende la seduta. E si scatena la rissa: cadono fogli, microfoni (e una campanella). L'agitazione di Villarosa (ex M5s) e D'Onofrio (FdI) per non aver votato su un emendamento

Redazione

Seduta sospesa. E subito la destra si scatena. Urla, fogli che volano, minacce condite di "qui finisce male". Si presentava così ieri sera la situazione in commissione Finanze alla Camera, dov'è in questi giorni in discussione la delega fiscale. In un video diffuso dal deputato di Forza Italia Sestino Giacomoni si vede il momento in cui alcuni deputati attorniano il presidente Luigi Marattin (Italia viva). L'ex M5s Alberto Villarosa, che è stato anche sottosegretario all'Economia nei due governi Conte, si avvicina al banco della presidenza e butta a terra microfono, campanella e un faldone di documenti. Visibilmente adirato. Così come il deputato di Fratelli d'Italia Marco Osnato. Che a un certo punto quasi viene alle mani con il collega di Italia viva Massimo Ungaro. Lo si sente pronunciare, dopo che ha espresso la sua contrarietà nei confronti di Marattin, un "qui finisce male". 

 

 

Motivo? La destra accusa il governo di aver voluto interrompere la seduta quando sarebbe dovuto andare in votazione un emendamento presentato dalla Lega che prevede l'esenzione Imu per le case inagibili. Tutt'attorno infatti si sente: "Lo fate solo perché sennò andate sotto". E poi ancora: "Basta, c'è una guerra in corso". 

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