(foto Ansa)

la rilevazione

Sondaggi, risale il Pd. Ma FdI è sempre il primo partito

Redazione

Poche variazioni nelle intenzioni di voto degli italiani, secondo Swg. Meloni in testa, seguita dai dem e (più attardata) dalla Lega

Nessuna variazione di peso nelle intenzioni di voto degli italiani. Che, nelle settimane di guerra in Ucraina, sembrano aver congelato il loro orientamento elettorale, a meno di un anno dalle prossime elezioni politiche. Iei sera al Tg La7 è stata pubblicata la nuova rilevazione realizzata da Swg. Cosa se ne evince? Che Giorgia Meloni è sempre in testa nei sondaggi: a oggi voterebbe Fratelli d'Italia il 21,6 per cento degli elettori, la stessa percentuale di sette giorni fa. Tra gli inseguitori, cresce di tre punti il Pd di Enrico Letta (al 21,4 per cento). Forse che abbia pesato un posizionamento chiaro sul conflitto in Ucraina, con i dem che continuano a chiedere il massimo rigore per osteggiare Vladimir Putin? 

Certo è che al contempo per la Lega di Matteo Salvini la dinamica in atto è opposta: una continua contrazione dei consensi. Il cui inizio si fa risalire all'adesione al governo Draghi. E che però ha risentito di una nuova sospinta al ribasso dopo la partita del Quirinale. Oggi il Carroccio è accreditato al 15,8 per cento dei consensi (meno 0,2 per cento in sette giorni): meno della metà di quanto prese alle ultime elezioni europee, nel 2019. Stesso discorso valevole anche per il M5s, che oramai balla sul crinale tra il 13 e il 14 per cento (ora è al 13,3). Situazione immobile anche per quel che riguarda tutte le altre forze politiche. Azione - Più Europa si ferma al 5,3 per cento, poi è una lunga sfilza di partiti che non vanno oltre il 2,5 per cento. 

Ma il sondaggio rileva anche quali sono gli umori del campione rispetto al conflitto scatenato dalla Russia. Il 50 per cento dei sondati, è favorevole a una destituzione di Putin per risolvere la guerra (il 33 per cento contrario). Il 43 per cento crede che l'occidente non abbia messo in campo sufficienti azioni per raggiungere l'obiettivo della pace. Mentre il 70 per cento è contrario a un'operazione militare che veda direttamente conivolti i contingenti della Nato. 

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