La festa (in ritardo) per i settant'anni di Bersani

Rappresentanti di governo, da Guerini a Di Maio, ex segretari dem, amici e vecchi compagni, per un brindisi all'ultimo piano del palazzo delle Esposizioni

La sinistra gli ha fatto la festa, ma per una volta è finita con il brindisi. Pierluigi Bersani passeggia a Montecitorio reduce da una bella sorpresa: "Mi avevano detto che facevano una sbicchierata con sette, otto persone. Invece Stumpo e gli altri mi hanno organizzato questa roba qui". Un evento – tutti con green pass – all'ultimo piano del palazzo delle Esposizioni, all'ora di pranzo – si mangia in piedi con le prelibatezze dello chef Alessandro Circiello, tra auguri e regali.

 

Anche se dalla data esatta del suo compleanno è passato già qualche giorno (era il 29 settembre), a festeggiare i 70 anni di Bersani oggi c'era mezzo governo: la delegazione Pd al completo con Andrea Orlando, Dario Franceschini e Lorenzo Guerini, dal M5s i ministri Luigi Di Maio, Stefano Patuanelli, Federico D'Incà e il presidente della Camera, Roberto Fico. Ovviamente Roberto Speranza (con tutti i parlamentari di Leu). E poi qualche decennio di storia del centrosinistra a partire da Romano Prodi accompagnato dalla moglie Flavia a Massimo D'Alema, dagli ex-segretari dem Walter Veltroni e Nicola Zingaretti fino all'attuale, Enrico Letta, con il vice Peppe Provenzano. E ancora una schiera di vecchi compagni, collaboratori dei tempi del ministero, amici.

 

"Niente di che", dice lui, "un po' di mangiarini e qualche bicchiere. C'erano tanti amici. E soprattutto l'idea di una sinistra di governo da Guerini a Di Maio". Dunque dall'America alla Cina? "Questa è buona", scherza Bersani che, un paio di giorni fa in un’intervista al Fatto, ha detto che lascerà il Parlamento e non si ricandiderà alle prossime elezioni. "Cinquantasei anni fuori casa bastano a sentirsi realizzato. Non lascerò la politica, quella non si lascia mai. Il seggio sì".

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