Il caso

Giorgetti vuole Draghi ancora a Palazzo Chigi, ma niente green pass nelle aziende

Alle 18 un incontro con Salvini: "Abbiamo pianificato il lavoro tra green pass, pensioni, lavoro e Mps". Poi l'intervista alla festa del Carroccio

Le Olimpiadi specchio del paese: "L'Italia vive in uno stato di grazia, ha un capo del governo autorevole e lo sport ha un ruolo importante, penso ai consessi internazionale in cui si parla anche di questo". E sulla sua ricandidatura? Dice che decide la Lega

Incontra Matteo Salvini all'hotel Miami di Milano Marittima. Si chiude quaranta minuti in stanza con lui e poi scende per la  photo opportunity con il leader della Lega. Giancarlo Giorgetti arriva a due passi dal Papeete senza mettere piede, o meglio infradito, nello stabilimento più iconico della politica italiana. "Non c'è bisogno di nessun patto. Non c'è niente da chiarire. Abbiamo pianificato il lavoro tra green pass, pensioni, lavoro e Mps", dice Salvini prima di abbandonare il lido amato sgomberando il campo dalle tensioni raccontate dal Foglio. Poi il ministro dello Sviluppo economico si presenta a Cervia per l'intervista con Bianca Berlinguer a cui Salvini non assiste perché già in viaggio.

Il primo affondo di Giorgetti guarda a Tokyo e all'impresa alle Olimpiadi. "Queste vittorie aiutano a fare morale: in questo momento l'Italia vive in uno stato di grazia, ha un capo del governo autorevole e lo sport ha un ruolo importante, penso ai consessi internazionale in cui si parla anche di questo".

Giorgetti si muove per non creare problemi al quartier generale del partito. E quindi va in scia di Salvini: "Questa storia che non mi voglio ricandidare è vecchia: io appartengo a un movimento politico dove le candidature non vengono chieste ma vengono concesse. Se Salvini mi dirà di candidarmi lo farò, sennò no. Se, invece, dice di starmene a casa, starò a casa, ma non in pensione..."  Ma davanti alle minacce di Salvini sui migranti è netto: "Se la Lega lasciasse questo governo avremmo l'invasione senza alcuna regola: siamo lì a garantire che non avvenga". 

Il titolare del Mise dice anche che è contrario "all'obbligo vaccinale nelle imprese: rischia di porre limitazioni alla libertà. Poi ovviamente dipende dal lavoro".

Sulla partita per il Quirinale Giorgetti dice che senza Draghi verrebbe meno il governo. E quindi nel 2022 ci sarebbero solo le elezioni anticipate. 

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