Il caso

La crisi grillina arriva in Calabria: si ritira la candidata unitaria Pd-M5s

La folle storia dei rossogialli in Calabria: bruciati tre candidati

Redazione

Maria Antonietta Ventura ha annunciato il suo "passo di lato": rinuncia alla corsa per diventare presidente della regione. Un guaio in più per Letta e per chi sarà il capo del Movimento

E' il primo effetto della crisi del M5s e contagia anche gli alleati del Pd: Maria Antonietta Ventura, candidata unitaria del fronte rossogiallo, in Calabria ha annunciato il suo "passo di lato" nella corsa per a presidente di regione. Pd e M5s perdono insomma il candidato unitario che, con tanta difficoltà, avevano individuato dopo un altro ritiro: quello di Nicola Irto, espressione del Pd.

 

In quel caso erano le perplessità del M5s a convincere Irto a farsi da parte: un tira e molla andato avanti per settimane, con tanto di missione in Calabria da parte del responsabile degli enti locali Francesco Boccia. 

Per costruire il campo largo dopo quel ritiro si era fatto anche il nome dell'intellettuale Enzo Ciconte, apprezzato dal vicesegretario Pd Giuseppe Provenzano. Ma neppure quella carta è risultata vincente per la sfida calabrese.

 

Si è così scelta la Ventura, imprenditrice e volto Unicef in regione. Ma questa volta a opporsi era stata il Movimento delle Sardine che in Calabria può contare sulla pasionaria Jasmine Cristallo. Il resto lo ha fatto la crisi del M5s che ha portato al passo di lato della quasi candidato. Un problema in più Enrico Letta, costretto a questo punto a ritornare a IrIto. Come nel gioco dell'oca

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