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Il centrodestra, Salvini incluso, non vuole le dimissioni di Speranza, ma aperture

Le voci su un avvicendamento al ministero della Salute non trovano sponda. "Lavoro per riaprire, dei destini del singolo non mi occupo", dice il leader della Lega

Francesco Cocco

Da ieri si moltiplicano le voci su un avvicendamento di Roberto Speranza al ministero della Salute. Il quotidiano romano Messaggero ha scritto che il presidente del Consiglio Mario Draghi vorrebbe convincerlo a lasciare l'incarico e ad accettare un altro posto, possibilmente in Europa o negli organismi internazionali. Palazzo Chigi ha smentito l’ipotesi. La richiesta, del resto, non sembra interessare nemmeno al centrodestra.

 

 

Matteo Salvini, segretario della Lega, dice: "Lavoro per riaprire, dei destini del singolo non mi occupo". Sulla stessa linea è Armando Siri, sempre della Lega. E anche il deputato Giorgio Mulé di Forza Italia: "In questo momento non è necessario occuparsi di Speranza, ma di dare speranza, con i vaccini". E si insiste su riaperture già da aprile.

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