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"Su Gualtieri il Pd non ha fatto marcia indietro"

Francesco Cocco

I segretari dem Astorre e Casu si preparano alla sfida per la capitale: "Abbiamo un percorso politico condiviso, stiamo coinvolgendo i circoli per discutere le nuove linee guida di Letta". E su Calenda: "Azione ha sempre fatto parte del nostro tavolo"

Tra il nome di Roberto Gualtieri per il Campidoglio e gli input indicati dal neo segretario Enrico Letta, il Pd laziale temporeggia, mostra pazienza e ragiona sulle partite clou che si decideranno nei prossimi mesi: "Aver smentito la candidatura di Gualtieri a sindaco di Roma? Non è stata una marcia indietro", puntualizza Bruno Astorre, segretario regionale dei dem nel Lazio. "Sono uscite delle notizie che non rispondevano al vero, abbiamo agito di conseguenza: c'è un percorso politico e programmatico condiviso". Poi l'apertura a Calenda: "Azione è sempre stato nel tavolo romano del centrosinistra, con le primarie tutti i candidati potranno far valere le loro ragioni".

  

Con Astorre c'è anche Andrea Casu, segretario del Pd di Roma: "In questo momento stiamo parlando dei programmi per la città, del percorso da mettere in campo. Ci confronteremo nelle prossime settimane con gli organismi in tutti i luoghi, in stretto contatto con la segreteria nazionale per decidere le soluzioni migliori". Nessun'altra dichiarazione sulla corsa verso il Campidoglio, ma intanto il partito si sta riorganizzando anche nel locale: "La nuova linea Letta? Si sta discutendo già: su sua indicazione abbiamo subito convocato, fra i nostri 67 circoli romani, delle assemblee di confronto per aprire una grande riflessione sul territorio, aperta agli iscritti e alla città. Stiamo facendo iniziative di solidarietà contro l'emergenza freddo, per la raccolta firme per Sant'Anna di Stazzema - "Mai più fascismo e nazismo" -, altre per il tesseramento e la condivisione dei progetti per la città. Un lavoro fondamentale, anche per prepararci alle prossime sfide per Roma: domenica si è aperta una fase importante e nel percorso che faremo dobbiamo prendervi parte. Da lunedì inoltre abbiamo inviato a tutti i segretari il vademecum di Letta, coinvolgendo anche i tanti circoli del lavoro e della sanità aziendale costituiti in questi anni durante la segreteria Zingaretti. Un'occasione molto importante per incontrare i lavoratori e rappresentarli nelle battaglie politiche che ci aspettano per Roma e per l'Italia".

 

Il commento finale è sul passaggio di testimone nella leadership del partito: "Io penso che ci siano grandissimi elementi continuità", dice Casu. "Nicola Zingaretti ha combattuto in 14 mesi fra i più difficili della vita repubblicana. E' riuscito a fare un grande lavoro per il partito e per il paese: le sue dimissioni sono state un momento di grande dolore, ci hanno colpito. Oggi però dal passo indietro di Zingaretti deve arrivare un passo in avanti da tutti noi, nella direzione tracciata da Enrico Letta: un progetto importante per la nostra comunità e oltre. Perché il futuro del Pd è il futuro dell'Italia".

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