Letta: "Ho il Pd nel cuore. 48 ore per riflettere"

L'ex premier ringrazia su Twitter per l'incoraggiamento, deciderà se accettare di candidarsi come segretario del Partito democratico nei prossimi due giorni 

"Sono grato per la quantità di messaggi di incoraggiamento che sto ricevendo. Ho il #Pd nel cuore e queste sollecitazioni toccano le corde più profonde. Ma questa inattesa accelerazione mi prende davvero alla sprovvista; avrò bisogno di 48ore per riflettere bene. E poi decidere". Così Enrico Letta risponde su Twitter a chi gli chiede cosa intenda fare dopo che da più parti nel Pd si segnala il suo nome come candidato segretario al posto del dimissionario Nicola Zingaretti

 

Come abbiamo raccontato qui, a lavorare sulla candidatura di Letta in vista dell'assemblea di domenica c'è anche Dario Franceschini, ben consapevole che a un nome tanto autorevole sarebbe difficile per chiunque dire di no. E forte di questa consapevolezza, lascia intendere che sì, si potrà arrivare a ottenere quel che lo stesso Letta richiede: che si tratti, cioè, di una candidatura condivisa, e che il mandato duri fino al 2023. Di certo, nell’ottica di Franceschini, resterebbe in carica per gestire la partita che al ministro della Cultura più sta a cuore: quella dell’elezione del prossimo presidente della Repubblica. Ed è  una tabella di marcia su cui anche Guerini e Luca Lotti, e con loro la corrente di Base riformista, potrebbero convenire, certificando dunque quella funzione di ago della bilancia, di perenne garante degli equilibri interni, che a Franceschini è congeniale assai. E infatti il ministro della Difesa lascia intendere ai suoi che su Letta non ci sarebbero preclusioni, a patto che sia quello il nome proposto dalla maggioranza.

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