Per Lorenzo Borrè, che ha seguito oltre 70 contenziosi, le espulsioni sono illegittime: "Non sono configurabili degli illeciti disciplinari". Il codice etico, il ruolo del capo politico uscente e il potere esercitato da Davide Crippa
“Sono questioni di civiltà giuridica e di civiltà politica e pongono un discrimine tra una concezione democratica fondata sullo stato di diritto o una concezione autocratica fondata su uno stato etico”, risponde così Lorenzo Borrè a chi gli chiede perché lo fa, qual è il punto politico di tutto questo arrovellarsi sulla regolarità delle espulsioni del M5s. Qualche giorno fa Vito Crimi ha annunciato l’espulsione dai gruppi parlamentari di chi ha votato no al governo Draghi. Per l’avvocato degli espulsi che ha seguito oltre 70 contenziosi di ex M5s, le irregolarità sono diverse: “Non sono configurabili degli illeciti disciplinari, in primo luogo perché il codice etico sanziona il parlamentare che non si uniforma a una delibera assembleare mentre per l’appoggio al governo Draghi avevamo una consultazione”, spiega.
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