La conferenza di fine anno del premier

Conte: Recovery pronto a metà febbraio, il 7 gennaio scuole aperte al 50% in presenza

Stoccata a Renzi: "Non accetto gli ultimatum, faccio mie le parole di Moro". Ed esclude l'obbligo per il vaccino

Redazione

A Villa Madama, Roma, il consueto appuntamento nel quale il presidente del Consiglio traccia il bilancio dell'anno che si sta per concludere, organizzato dall’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa Parlamentare

                        .Come ogni fine dicembre il presidente del Consiglio traccia il bilancio dell'anno passato nella consueta conferenza stampa di fine anno organizzata dall’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa Parlamentare.

 

Il 2020 sta per finire, ma molti sono i temi che quest'anno si porterà dietro nel 2021: dal piano per i vaccini alle possibili riaperture dopo l'Epifania, oltre soprattutto alla definizione del Recovery Plan da presentare in Europa. Giuseppe Conte dovrebbe affrontare tutte queste tematiche a Villa Madama.

  

Nella conferenza stampa non è previsto un discorso introduttivo del presidente del Consiglio. Dopo un breve saluto Conte passerà direttamente alle domande dalla platea.

Prima di iniziare a rispondere le domande, il premier Giuseppe Conte – affiancato dal portavoce Rocco Casalino – si dice pronto a sensibilizzare il governo sulle querele bavaglio, sui cronisti minacciati e sull'equo compenso per arginare le discriminazioni per i giornalisti precari. 

 

Sulla verifica aperta all'interno della maggioranza, Conte risponde: "Dobbiamo assolutamente affrettare delle risposte che il paese attende. Quella più urgente è l'approvazione della legge finanziaria al Senato, poi c'è il Recovery. La sintesi politica è urgente, non valgono giorni di festa. Dopo la sintesi politica dobbiamo riportare il documento aggiornato in Consiglio dei ministri e poi a conoscenza delle forze sociali e del Parlamento. Un atteggiamento di critica costruttiva ci predispone a una sintesi. Il documento potrà andare in cdm i primi di gennaio. Questo ci permetterà di presentare il progetto definitivo a febbraio. Per quanto riguarda il percorso parallelo abbiamo una prospettiva di fine legislatura, pur in una fase molto complicata come quella che abbiamo attraversato durante la pandemia. Non dobbiamo disperdere il patrimonio di credibilità che spetta alla politica. Questo è un governo nato nel segno politico". Conte lancia anche un messaggio agli alleati: "Basta galleggiare, dopo il Recovery ci assumeremo le rispettive  responsabilità".

A proposito di Renzi, Conte dice che "un presidente del consiglio non sfida nessuno per rafforzare questa fiducia sono pronto ad agire in maniera trasparente". Il premier si dice pronto anche a un passaggio "chiaro e franco" in parlamento".

 

Per quanto riguarda il piano vaccinale, Conte rivendica di aver effettuato una scelta di responsabilità con il piano presentato alle Camere dal ministro Speranza il 2 dicembre. "Io stesso approverò le priorità decise dal governo, anche se vorrei sottopormi al vaccino subito anche solo per dare il buon esempio". I primi risultati? "La fase 1 si concluderà quando saranno vaccinati i primi 10-15 milioni entro aprile".

 

Sulla situazione delle carceri italiane, Conte dice che "in un periodo così complesso come quello pandemico ci sono ulteriori preoccupazioni per chi vive in costrizione. Nel complesso, dal punto di vista della pandemia, la situazione è sotto controllo: ci sono solo 25 ricoverati in ospedale. Io stesso ho potuto verificare durante la mia visita a Regina Coeli che le precauzioni ci sono.E' chiaro che i problemi complessivi vadano affrontati con le forze politiche, parlo dell'alleggerimento della situazione carceraria, anche se alcune misure ci sono già state. Altre misure vanno vagliate e discusse con le forze di maggioranza e con le altre che sono rappresentate in parlamento. Da parte nostra c'è la volontà di investire per l'edilizia penitenziaria e per il personale della polizia penitenziaria: abbiamo già provveduto allo stanziamento per nuove assunzioni".

 

Sulla scuola il premier dice che bisogna integrare i dati a livello locale sulla base delle esigenze delle realtà territoriali.  Sul trasporto pubblico Conte rivendica gli investimenti effettuati. "Io auspico che il giorno 7 le scuole paritarie di secondo grado possano aprire in una logica integrata mista". 

Sulla crisi evocata da Renzi, Conte citando Aldo Moro dice che gli ultimatum non fanno parte del mio bagaglio politico: "Gli ultimatum hanno il significato di una stretta, sono al di fuori di questa logica per attitudine personale. Sono per il dialogo e il confronto. Inoltre, nel momento in cui abbiamo fatto grandi manovre per il Recovery, io sono qui per programmare il futuro. Non potrei mai distogliermi per programmare il mio ruolo in una campagna elettorale".

Sul Mes il presidente del Consiglio continua a dire, seppur con un giro parole, che non occorre. "C'è un limite di capacità di spesa. Dobbiamo offrire una curva di rientro del debito pubblico. Non possiamo affossare le nuove generazioni".

Sulla vaccinazione obbligatoria Conte dice di "escluderla, ma confidiamo comunque di raggiungere gran parte della popolazione su base facoltativa".

Sulle procedure preferenziali per il Recovery il premier conferma la possibilità di interventi più snelli. "Stiamo pensando a una clausola di salvaguardia per tenere al riparo le erogazioni dei fondi e soprattutto per non perderli. Sul Recovery non va tutto bene, dobbiamo affrettarci: dobbiamo correre".

E su Renzi: "Se mancherà la sua fiducia, ci sarà un passaggio parlamentare anche se sarebbe insidioso, uno scenario del genere, per il nostro patrimonio". Sul Recovery, ammette il presidente del Consiglio, quello "che fin qui è mancato è la sintesi politica per la spesa delle risorse".