Pollice verde

Manovra, gli emendamenti ad aziendam dei leghisti vivaisti e allevatori

I parlamentari del Carroccio alla prese con le leggi nei settori che li riguardano professionalmente

Luca Roberto

Il deputato Marzio Liuni ha presentato un emendamento alla legge di Bilancio per detrarre le spese per l'acquisto di piante: nulla di strano se non fosse che è proprietario di un vivaio in Piemonte. Stesso discorso per Guglielmo Golinelli: è un allevatore e chiede misure di sostegno al suo settore

Si definisce lui stesso, su Facebook, "un giardiniere, il lavoro più bello del mondo". Ma di Marzio Liuni è nota anche l'altra faccia, quella pubblica: deputato della Lega eletto per la prima volta alle politiche nel 2018, è un sodale di Matteo Salvini a tal punto che fu il capitano stesso a insistere per farlo eleggere segretario d'aula all'Ufficio di presidenza. Una spontanea sensibilità per il verde, e non solo quello del sole delle Alpi, Liuni se l'è cucita addosso: in questi due anni e mezzo di legislatura si è fatto notare per un aver apposto la sua firma a un progetto di legge sul floravivaismo arrivato quasi all'approvazione finale delle due camere. E adesso, spulciando gli emendamenti alla legge di Bilancio, nel fascicolo dei segnalati e che quindi il governo è interessato a prendere in considerazione, se ne trova anche uno a suo firma: "Per gli anni 2021, 2022 e 2023, ai fini delle imposte sui redditi alle persone fisiche, dall'imposta lorda si detrae un importo pari al 36 per cento delle spese documentate fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 500 euro annue per unità immobiliare a uso abitativo, per l'acquisto di fiori e piante da interno". Una proposta molto specifica che vorrebbe andare a vantaggio dei vivai, anch'essi sofferenti per il periodo di crisi. 

 

Fin qui nulla di strano. Se non fosse che lo stesso Liuni è proprietario dell'attività "Vivai Liuni e Greppi", in provincia di Novara, così come possiede una parte di un'altra azienda attiva nel settore, la Nova Verde Srl, sempre nel novarese. In poche parole un modo per dimostrare di avere chiaro quali siano i comparti economici da sostenere: che poi coincidano con la propria attività è una pura casualità. Ma Liuni non è il solo. Anche un altro deputato leghista, Guglielmo Golinelli, ha approfittato, nelle pieghe dei vari emendamenti alla legge di Bilancio, per sostenere il settore degli allevamenti di carnì bovine e suine attraverso la compensazione dell'Iva e misure all'uopo. Golinelli che, oltre a sedere tra i banchi di Montecitorio, fa l'allevatore in provincia di Modena.