Conte: "Tutelare la salute e preservare l'economia"

Carmelo Caruso

Firmato il nuovo dpcm. Permesso lo spostamento fra regioni. Bar e ristoranti aperti anche nei festivi ma fino alle 18. Sospese le attività di palestre e piscine, sale bingo. Turni pomeridiani per le scuole

Nuove forme di sostegno e ristori che arriveranno sul conto corrente con bonifico bancario da parte dell’Agenzia delle Entrate. Alle 13,30, questa volta puntuale, così come annunciato, Giuseppe Conte si presenta in conferenza stampa e illustra il nuovo dpcm che di fatto interviene in maniera più drastica (“ma non voglio parlare di coprifuoco”) e che entrerà in vigore già da domani.

 

 

Parla di necessità di nuove misure perché la “pandemia sta correndo e l’indice dei contagi non fa altro che salire”. Da qui la decisione di un’ulteriore stretta che serve a “scongiurare un lockdown generalizzato che non possiamo più permetterci”.

 

Consapevole del disagio economico che il nuovo dpcm produrrà, Conte parte subito dagli indennizzi, dai ristori, così come chiedevano i presidenti di regione che ieri notte si sono fatti sentire. Come largamente anticipato le misure più severe colpiscono bar e ristoranti che dovranno chiudere alle 18 anche se rimane la possibilità dell'asporto. Questo il passaggio: “Non mi piace fare promesse, prendo però un impegno a nome del governo. Mi rendo conto delle difficoltà e dei sacrifici che chiediamo in particolare a determinate categorie come ristoratori, gestori di palestre e commercianti. Non mi piace fare promesse ma mi prendo un impegno sono gia' pronti indennizzi per tutti coloro che verranno penalizzati da queste nuove misure”.

 

L’ obiettivo è di “tenere sotto controllo la curva per salvare il Natale perché vogliamo arrivarci in maniera serena”. E per Natale potrebbero arrivare le prime dosi del vaccino, annuncia Conte, (“le prima naturalmente, non significa che possiamo stare abbracciati”) tuttavia prudente.

 

Un mese è la durata del nuovo dpcm. Mese in cui rimarranno chiuse palestre, piscine ma anche di cinema e teatri, decisione questa, spiega Conte, “sofferta” così come quella che riguarda le scuole superiori dove si prevede il 75 per cento della didattica a distanza”. Aperti invece i musei ma solo dove è possibile non creare assembramenti e dove lo spazio lo consente.

 

E’ un Conte che si fa piccolo e dice: “Non mi ritengo infallibile, ma non parlate di sottovalutazione. Quando si affronta una guerra non si può dire non hai fatto abbastanza per vincere. I conti li faremo alla fine. Ce la faremo anche questa volta”.

 

Oltre ai divieti -  confermata la mobilità fra regioni anche se la “raccomandazione è di uscire di casa solo per necessità” – la novità è rappresentata dalla cancellazione della seconda rata Imu: “Arriveranno nuovi contributi a fondo perduto, ci sara' un credito d'imposta per gli affitti commerciali per i mesi di ottobre e novembre e verra' cancellata la seconda rata Imu dovuta entro il 16 dicembre. E' confermata la cassa integrazione, sara' fornita una nuova indennita' mensile una tantum su stagionali di turismo e spettacolo, un'ulteriore mensilita' per il reddito di emergenza e misure di sostegno alla filiera agroalimentare”.

 

Ma il premier commenta anche le tensioni avvenute a Napoli: "Nella scorsa notte ci sono stati scontri a  Napoli e anche a Roma. Dobbiamo stare attenti a non offrire lo spazio a nessun professionista della protesta e del disordine sociale in un contesto di reale sofferenza per tutta la popolazione". Previsto per martedì il decreto ristori in modo da erogarli già a novembre.

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