La riforma del M5s di Nicola Morra è un siluro contro Casaleggio

redazione

Niente capo politico e contratto di servizio con Rousseau. E undici persone nella segreteria politica. Un po' squadra di calcio, un po' assembramento vietato. Il presidente della commissione Antimafia presenta la sua riforma del M5s. In 6 slide

In queste ore i parlamentari del Movimento cinque stelle stanno ricevendo una mail dal senatore Nicola Morra, presidente della Commissione nazionale Antimafia. Oggetto: una proposta di riforma del M5s. Il senatore ha allegato ai suoi colleghi un documento composto da 6 slide in cui espone per punti sommari la sua "proposta progettuale".

 

Per quel che riguarda il coordinamento nazionale, si prevede l'abolizione della figura del capo politico, sostituito dall'elezione di un famigerato organo collegiale che superi il precedente del direttorio per puntare su una composizione allargata: 11 persone, quasi fosse una formazione di "titolari" da mandare in campo e da pescare dalle varie correnti interne al movimento. 

 

Il rapporto con la piattaforma Rousseau invece, che tanto ha tenuto banco da quando Davide Casaleggio ha deciso di sospendere una serie di servizi offerti dalla piattaforma dopo che alcuni parlamentari avevano smesso di versare i 300 euro al mese di contributi, secondo Morra dovrebbe essere sottoposto a regolamento, che poi lascia intendere la stipula di un contratto di servizio che relegherebbe Casaleggio al ruolo di semplice provider tecnico rispetto al Movimento. 

 

Ovviamente il nuovo corso dei grillini non può prescindere da una "rete di spazi fisici interconnessi per confrontarsi ed elaborare progetti", oltre ad "aree di coworking e (qui la scelta semantica appare davvero poco appropriata) contaminazione". L'ultima slide lascia pure spazio a dei puntini di sospensione sotto al titolo "work in progress". Segno che ci si lascia più tempo e più spazio per idee ancor più bislacche.

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