la pianificazione del territorio
Il dissesto idrogeologico? Piantiamola con le filastrocche autunnali del piove, governo ladro
Dovremmo considerare il Mose come modello e opera utile invece che simbolo di penoso e inconcludente scetticismo
Siccome gli stessi che si indignano ogni autunno per il dissesto idrogeologico, rendendolo idroteologico, sono tra i più vociferanti sostenitori del fatto che il Mose era un ferrovecchio arrugginito e non funzionante, e che se avesse funzionato avrebbe distrutto l’ecosistema della Laguna di Venezia, mi permetto qualche dubbio. Il maltempo non è estremo, anche quando lo è, ma ciclico. Ricorre più o meno nelle stesse settimane e negli stessi mesi dell’anno, spesso concentrandosi nelle stesse aree geografiche. Credo ragionevole ritenere che sull’assetto idrogeologico pesino scelte antropocentriche, cioè costruzioni in eccesso, costruzioni in difetto, troppo cemento a spese delle radici, troppo poco cemento a difesa delle radici e del territorio. Cemento male armato contribuisce inoltre, anche se non ci sono i cattivi capitalisti a manutenerlo ma lo stato benevolo del welfare.
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- Giuliano Ferrara Fondatore
"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.