modesta proposta
Caro Renzi, torna nel Pd
Non c'è spazio, fuori dei dem, se non per galleggiare, e non si sa per quanto tempo ancora
Stare dentro o fuori è il problema dei leader politici responsabili, a patto che non insista su un terreno sfuggente
Renzi nel Pd, ovvio. E’ un elder statesman che non sa di esserlo, l’ex royal baby. Ha macroneggiato per tre anni in anticipo sul maestro dell’Eliseo, con risultati notevoli, e ha liberato la sinistra dal mostruoso pregiudizio dell’antiberlusconismo ideologico e da molte altre catene (Cerasa docet). Poi è rimasto impiccato a un suo comprensibile errore (Mattarella invece che Amato, referendum dunque perduto) e alla tigna del vecchio Cav., che all’inizio aveva investito molto sul suo successore a sorpresa, uomo d’oltrecortina, per così dire. Ora la sua creatura politica scissionistica deve farsi assalire dalla realtà, insieme con Calenda e il gruppazzo ultraeuropeista della Bonino: non c’è spazio, fuori del Pd, se non per galleggiare, e non si sa per quanto tempo ancora (vedi l’affaire Toscana, oltre che i risultati elettorali trascorsi).
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- Giuliano Ferrara Fondatore
"Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.