(foto Ansa)

elezioni amministrative

Brugnaro trionfa, ma la spallata della destra non arriva neanche alle comunali

Centrodestra avanti a Lecco, Macerata e Chieti. A Trento vince Ianeselli (ex Cgil)

Luca Roberto

Il sindaco uscente riconfermato a Venezia, come Palazzi a Mantova. Reggio Calabria e Bolzano verso il ballottaggio. Grillini non pervenuti quasi ovunque, e i sovranisti si affidano ai civici per essere credibili

La Lega che si afferma anche in alcune realtà del centro-sud. Il Partito Democratico che si conferma il principale argine alla destra sovranista. La scomparsa, a eccezione di un paio di casi, del Movimento cinque stelle dalla quasi totalità delle competizioni a livello nazionale. Sono alcune delle lezioni impartite dalle elezioni amministrative di fine settembre, la cui analisi viaggia in parallelo con il risultato del referendum costituzionale e il voto in 7 regioni. Si è votato in circa un migliaio di comuni, 18 dei quali capoluogo. Con lo spoglio ancora in corso, abbiamo raccolto quanto sappiamo sulle principali competizioni sparse per il territorio nazionale.

 

Brugnaro riconfermato a Venezia

Nel Comune più grande chiamato al voto le incertezze sono evaporate alle prime sezioni scrutinate: Luigi Brugnaro, imprenditore ed ex numero uno di Confindustria della Laguna, governerà ancora per 5 anni la città di Venezia. Il primo cittadino uscente ha accumulato un ampio vantaggio sullo sfidante di centrosinistra Pier Paolo Baretta, sottosegretario all'Economia: sarà eletto al primo turno in virtù di una percentuale che, dopo oltre la metà delle sezioni scrutinate, lo issa al 55 per cento (il suo principale avversario si ferma al 22 per cento). Brugnaro ha potuto fare affidamento sul buon risultato della sua lista personale, data oltre il 33 per cento (cinque anni fa raccolse il 20 per cento). Deludente la prestazione della grillina Sara Visman, attorno al 4 per cento.

 

A Mantova secondo giro per Palazzi

Mattia Palazzi, sindaco uscente di Mantova, veleggia verso una riconferma con oltre il 70 per cento dei consensi, sostenuto da Pd, Italia viva e altre liste civiche (Il suo principale sfidante, Stefano Rossi del centrodestra, è dato intorno al 23 per cento). A riprova che il fango mediatico e l'interesse morboso suscitato da alcune accuse per molestie sessuali (poi archiviate) non ne hanno minimamente scalfito la popolarità. 

 

Verso il ballottaggio a Reggio Calabria

Ci si aspettava un effetto traino dovuto all'esperienza di governo della città, ma per Giuseppe Falcomatà, sostenuto da Pd e altre 10 liste, si profila un testa a testa con il candidato di centrodestra Antonino Minicuci, avvocato, noto per essere stato il braccio destro del sindaco di Genova, Marco Bucci, nell'estate del 2018; le settimane cioè in cui Bucci dovette affrontare il crollo del ponte Morandi. 

 

A Trento centrosinistra verso Palazzo Thun

La competizione elettorale a Trento, un altro dei comuni capoluogo chiamati alle urne, sembra indirizzata verso un risultato chiaro: il candidato di centrosinistra Franco Ianeselli, ex segretario della Cgil locale, viaggia sopra il 53 per cento e con ogni probabilità sarà incoronato senza dover passare dal ballottaggio. Andrea Merler, esponente della coalizione di centrodestra su cui Matteo Salvini riponeva forti aspettative per intensificare il radicamento nella Provincia autonoma, di fatti non va oltre il 31 per cento. In Trentino il M5s, con la candidata Carmen Martini, prende il 2,4 per cento. 

 

Testa a testa a Bolzano 

Con 37 sezioni su 80 scrutinate, a Bolzano tra il candidato di centrodestra Roberto Zanin e il primo cittadino uscente Renzo Caramaschi del centrosinistra c'è uno scarto di poche centinaia di voti (il primo sarebbe in vantaggio 34,7  a 34,3 per cento). Si profila quindi il secondo turno tra due domeniche. 

 

Ghinelli forse ce la fa al primo turno

Ad Arezzo il sindaco uscente Alessandro Ghinelli, sostenuto unitariamente dalle liste del centrodestra, è in vantaggio (48,4 per cento) sul candidato di centrosinistra Luciano Ralli (vicino al 34,2 per cento), a metà delle sezioni scrutinate. Con questo risultato i due si sfiderebbero al ballottaggio il 4 e 5 ottobre prossimi. Se invece Ghinelli dovesse superare il 50 per cento più uno dei voti sarebbe incoronato al primo turno. A Cascina, in provincia di Pisa, laddove sbocciò la carriera politica della leghista Susanna Ceccardi, il secondo turno è certo: vi si affronteranno Michelangelo Betti del centrosinistra e Leonardo Cosentini, sostenuto dalle liste del centrodestra ed ex assessore della giunta Ceccardi. 

 

A Chieti avanti la destra

Nel comune abruzzese lo scrutinio prosegue a rilento, ma secondo le prime proiezioni sarebbe il vantaggio il candidato del centrodestra Fabrizio Di Stefano (accreditato di circa il 37 per cento dei voti). Dietro di lui, Bruno Ferrara (Pd e altre liste di centrosinistra) e il civico Bruno Di Iorio si contendono l'accesso al secondo turno. 

 

Cinque stelle al ballottaggio a Matera 

Per trovare tracce di vita nel Movimento cinque stelle bisogna scorrere la cartina fino a Matera, dove Domenico Bennardi, imprenditore e docente universitario sostenuto dai cinque stelle, secondo le proiezioni dovrebbe sfidare Rocco Luigi Sassone del centrodestra al ballottaggio. Si tratterebbe in ogni caso della conferma che il Movimento diventa competitivo laddove è portato a snaturarsi: nel comune lucano infatti si presenta in coalizione con i Verdi e con il movimento paneuropeo dalla forte vocazione liberista Volt. 

 

Andria, la disfida degli avvocati 

Ad Andria Giovanna Bruno (centrosinistra), guida una contesa tutta tra avvocati con circa il 37 per cento dei consensi. Subito dietro altri due legali di professione, Michele Coratella dei cinque stelle e Antonio Scamarcio del centrodestra, sono appaiati in una forbice tra il 20 e il 22 per cento. Anche qui il ballottaggio è dato per certo ma il secondo partecipante verrà deciso per una manciata di voti. 

 

Macerata al centrodestra dopo 21 anni

Quando oramai mancano meno di 10 sezioni da scrutinare, è data per acquisita la vittoria di Sandro Parcaroli (52,27 per cento) come nuovo sindaco di Macerata. Sconfitto il candidato di centrosinistra Narciso Ricotta (fermo al 33 per cento). Era da 21 anni che il comune marchigiano non veniva amministrato da un sindaco di centrodestra (Anna Menghi, di Alleanza Nazionale). La vittoria di Parcaroli bissa il successo di Francesco Acquaroli alle regionali. 

 

A Lecco si andrà al ballottaggio 

Il Pd potrebbe perdere un comune capoluogo come Lecco. Nel 2015 vinse Virginio Brivio, l'attuale candidato Mauro Gattinoni insegue (41,73 per cento) Giuseppe Ciresa, sostenuto dal centrodestra unito (supera il 48 per cento). I due si ritroveranno l'uno contro l'altro al ballottaggio tra due settimane.

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