Il tunnel dello Stretto dimostra che l'opposizione del M5s alla Tav è ideologica
Il viceministro Cancelleri annuncia il progetto per collegare Sicilia e Calabria ma nega l'utilità dell'alta velocità Torino-Lione. "Non esistono territori di serie A e di serie B", ci dice Gay (Confindustria)
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Ha avuto perfino l'audacia di dire che “tutto evolve”, il viceministro grillino alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri. E che insomma non ci sia nulla di particolarmente bislacco, in questa estate con le mascherine appese ai raggi degli ombrelloni, nel vedere i cinque stelle, gli stessi che avversavano le escavatrici in Val di Susa, i gasdotti in Salento e le semplici bretelle o varianti di valico autostradali, nell'inedita veste di sponsor di un avveniristico tunnel sotto allo Stretto di Messina, il cui costo si avvicinerebbe ai 5 miliardi di euro. Anche se non tutte le gallerie “sono uguali” e “la Tav resta un'opera inutile”, come si è affrettato a precisare lo stesso ex candidato governatore in Sicilia. “Eppure quel che vale per un territorio, deve valere anche per l'altro. Non è che esistono regioni di serie A e di serie B”, commenta al Foglio Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte, in carica dallo scorso luglio.
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