Il centrosinistra non deve giocare a specchio

Chicco Testa

Il risultato emiliano è la conseguenza di due fattori. La radicalizzazione estremista operata da Salvini che ha portato alle urne molti indecisi e astenuti nell’area di sinistra. Il profilo moderato e riformista di Bonaccini che ha consentito a molti moderati di votarlo in nome del buon governo. Anche questo secondo fattore non avrebbe giocato la sua parte se non ci fosse stata una serie di errori che hanno accentuato il profilo sempre esagerato di Salvini. La prima domanda da farsi è quindi: sarà mai in grado Salvini di assumere le sembianze che dovrebbero appartenere a chi si candida alla presidenza del Consiglio? Questo dipende solo da lui, ma molti fattori sembrano indicare che il leader leghista sappia giocare solo quella partita. Un attaccante con la testa sulla palla che non riesce o non vuole alzare la testa per giocare a tutto campo. Fa molti goal come Belotti, ma non sarà mai un Platini.

 

L’errore più grosso che potrebbe fare il centrosinistra è giocare a specchio. Più Salvini estremizza più si risponde estremizzando. La brava eletta in Emilia Elly Schlein a cui vanno i complimenti che merita per tutte le preferenze che ha raccolto, ha reso plasticamente la questione affermando che il Pd deve scegliere fra Minniti e Bartolo. Naturalmente lei sceglie Bartolo. Brava, ma in questo caso sbaglia clamorosamente e non si capisce perché quando nel Pd si parla di campo largo l’occhio scappi sempre verso sinistra. Mentre invece quello che servirebbe sarebbe appropriarsi con intelligenza di alcuni dei temi che lui usa come un appuntito e doloroso grimaldello per scassare il blocco avversario. Esiste un modo serio, moderato, ragionevole per affrontare tre temi come la sicurezza, l’immigrazione, la cesura fra città, campagne e zone interne senza regalare tonnellate di voti alla destra? Non si tratta di rinunciare a principi di tolleranza e rispetto, ma solo di governare con accortezza quello che va governato.

 

Altri dati positivi dell’Emilia-Romagna vengono dalla eccezionale situazione economica. Eccezionale in sé e rispetto al resto del paese. Perché c’è una sinistra che ha capito che per distribuire occorre crescere. Cosa che la sinistra italiana sembra avere dimenticato.

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