Foto LaPresse

L'Italia deve andare veloce

Ancora tante firme a sostegno del Manifesto fogliante contro i professionisti del No che vogliono far tornare indietro il paese, isolandolo da chi ha scelto lo sviluppo

Essere contro le grandi opere significa essere a favore della decrescita. Significa non fare di tutto per trasformare il futuro in un luogo di grande opportunità. Il futuro dell’Italia nel mondo, la sua idea di Europa, di sviluppo, di crescita, di lavoro, di industria, di economia dipende anche dall’Alta velocità. Chiudersi non vuol dire proteggersi, vuol dire isolarsi, vuol dire fuggire dal mondo, vuol dire combattere contro la realtà. E’ il momento di un manifesto per la crescita, di un manifesto per la Tav, di un manifesto contro i professionisti del no. Un manifesto contro chi sceglie di barattare il futuro del paese per uno zero virgola nei sondaggi. Per firmarlo, se volete, scrivete qui: [email protected].

 


 

Al direttore - La Tav è un simbolo di sviluppo e pertanto è riduttivo pensare di giudicarne l’opportunità attraverso uno studio tra costi e benefici, per giunta evidentemente farlocco. (Ecco perché aderisco all’appello pro Tav). La Lega, accettando i diktat ideologici dei Cinque stelle, tradirebbe la sua storia, oltre che il sistema produttivo del nord Italia e sinceramente non credo che possa permetterselo.Di questa vicenda mi ha colpito la faccia tosta di Luigi Di Maio e soci. Pensi che eterogenesi dei fini: dopo anni di show di Beppe Grillo e di finte battaglie ambientaliste, oggi si trovano a difendere l’inquinante e pericoloso trasporto su gomma per tenersi cari gli introiti delle accise e dei pedaggi dei tir. Preferiscono la gomma al trasporto “pulito” su rotaia al solo scopo di giustificare lo stop di quel tratto di Tav.

Mara Carfagna

 

Al direttore - Benefici: un’Italia che investe sul futuro, resta connessa alle grandi reti europee di trasporto, riduce l'impatto ambientale nel medio periodo. Costi: qualche imbarazzo per i demagoghi a 5 stelle. Alla luce di questo accurato modello econometrico, sottoscrivo il manifesto del Foglio per la Tav e per la crescita. Buon lavoro.

Tommaso Nannicini

 

Al direttore - Aderisco con entusiasmo alla vostra iniziativa, perché la pubblicazione della cosiddetta analisi costi-benefici della Tav dimostra che chi ci governa agisce in completa malafede, considerando gli elementi positivi come fossero negativi, negando l’evidenza, non valutando che le linee ad alta velocità in Italia e in Europa hanno rivoluzionato i flussi di traffico passeggeri e merci e hanno cambiato la geografia del nostro Paese: Come è possibile che siano così ciechi e scorretti?

Grazie, non molliamo!

Edoardo Massaglia

 

Al direttore - Aderisco all’appello Sì Tav, per una Italia sempre più moderna e viva.

Gabriele Di Emanuele

 

Al direttore - D’accordo con il vostro appello pro Tav.

Roberto Damiani

 

Al direttore - Sottoscrivo pienamente il contenuto del manifesto e spero che le adesioni arrivino numerose.

Milena Di Bari

 

Al direttore - Si continui, fosse solo per la reputazione della nazione. uno Stato vero onora i contratti e gli accordi!

Luigi Socievole

 

Al direttore - Opera utilissima che evita l’isolamento dell’Italia e offre posti di lavoro. Non farla è miope e suicida. Sottoscrivo il manifesto del Foglio.

Daniela Grancini

 

Al direttore - Appoggio volentieri un’iniziativa per un’Italia che cresca facendo investimenti e progettando il futuro.

Vittorio Ticchiati

 

Al direttore - Sottoscrivo il Manifesto.

Mirco Chiari

 

Al direttore - Per quello che può valere la mia firma, eccola.

Valter Fiore

 

Al direttore - Dire no alla Tav significa chiudere le porte al resto dell’Europa che l’Italia ha contribuito in prima persona a crearne l’unità. Sarebbe una assurdità assoluta.

Gianluigi Giussani

 

Al direttore - Aderisco in tutto al manifesto vivalitaliaveloce.

Carla Pavesi

 

Al direttore - Sono talmente favorevole alla Tav che ne vorrei due.

Lorenzo Tocco

 

Al direttore – Vivalitaliaveloce! aderisco al manifesto.

Annalia Gusti

 

Al direttore - Sottoscrivo volentieri l’appello Sì Tav.

Raffaele Sibilio

 

Al direttore - Aderisco con entusiasmo al manifesto vivalitaliaveloce.

Gianpaolo Monti

 

Al direttore - Sottoscrivo il manifesto.

Enrico Venti

 

Al direttore - Sottoscrivo il manifesto del giornale.

Giuseppe Pisauro

 

Al direttore - Aderisco all’appello per la Tav come avrei aderito all’appello (che non ci fu) per costruire l’Autostrada del Sole.

Mariano D’Antonio

 

Al direttore - Sono per la Tav. Affermazioni di un ministro quale “che ci frega andare a Lione” mi hanno confermato, se ancora ce ne fosse stato bisogno, della miopia, incompetenza, inadeguatezza di questa persona che limita la visione di questo progetto ad un semplice “collegamento Torino-Lione”, e non capisce quanto sta succedendo dietro l’angolo dei nostri “confini” da cui resteremo esclusi con gravissimi danni per il nostro futuro.

I collegamenti ferroviari dalla Cina all’Europa si fermano in Germania.

Siamo costretti ad andare a Monaco di Baviera con camion per merce in import-export dalla e per la Cina dalla nostra regione, il Veneto.

E’ questa la visione di crescita, sviluppo, nuovi posti di lavoro?

Qui fermo la mia esternazione piena di rabbia e frustrazione per tutte le occasioni di sviluppo che perdiamo e perderemo.

Angela Albini

 

Al direttore - Aderisco con tutto il mio essere al vostro manifesto per l’Italia Veloce: non ne posso più di questi emeriti imbecilli, incompetenti, cretini, ignoranti (potrei andare avanti ore!) che nella loro totale insipienza vogliono fermare il progresso e si arroccano su posizioni retrograde che ci fanno male, sia in termini economici sia in termini di coerenza e appartenenza alla civiltà evoluta!

Paola Gariglio

 

Al direttore - Sono Francesca Valente, cittadina e contribuente di questo paese. Sostengo la proposta del direttore Cerasa per un manifesto a favore della Tav e quindi della crescita dell’Italia, per il futuro, il progresso, la cultura e la competenza, contro la decrescita, l’ignoranza, l’incompetenza e la superficialità. Per tutto ciò firmo con entusiasmo questo manifesto.

Francesca Valente

 

Al direttore - Aderisco con convinzione al vostro appello contro l’assurda e medievale cultura dell’opposizione allo sviluppo ed alla crescita.

Alfredo Branzanti

 

Al direttore - Sono per la Tav e per tutto quello che può rendere questa nostra maltrattata Italia migliore di quanto appare in questo momento buio e apparentemente senza speranza. Continuate su questa strada, siete la parte più sana e più lucida del Paese.

Anna Rizzuto

 

Al direttore - Sì al manifesto del Foglio per la Tav e per la crescita, contro l’oscurantismo sovranista.

Albino Franceschini

 

Al direttore - Le comunicazioni, i porti, le gallerie furono e sono la salvezza dell’Italia. Forza al Tav.

Francesco Molinari

 

Al direttore - Sì, la Tav si deve fare.

Giancarlo Buschek

 

Al direttore - Contro il medioevo e la paura, Sì Tav!

Gaetano Cuppone

 

Al direttore - Contro il partito dello sfascio, del debito, della decrescita, dell’isolamento internazionale e della paura del futuro sottoscrivo pienamente il manifesto per la realizzazione della Tav e delle altre Grandi Opere bloccate dal malgoverno gialloverde.

Roberto Marchi

 

Al direttore - Per la crescita. Per il sì. Per il nostro futuro.

Maria Pia Santiccioli

 

Al direttore - Sono per il progresso! Sono decisamente una sì Tav, no Tir!

Olivia Tondo

 

Al direttore - Sono felice di firmare e grazie dell’iniziativa.

Françoise Colmant

 

Al direttore - Aderisco al manifesto “Viva l’Italia veloce” con il mio sì alla Tav , contro chi vuole riportarci al Medioevo!

Maria Cascone

 

Al direttore - Assolutamente sì alla Tav, basta fermare le grandi opere solo per convenienza elettorale!

Paolo De Magistris

 

Al direttore - Condivido la vostra visione! E meno male che c’è Il Foglio.

Pia Costantini

 

Al direttore - Un paese normale non dovrebbe avere questi politici. Aderisco all’iniziativa Sì Tav.

Stefania Graziosi

 

Al direttore - Aderisco e firmo il manifesto per la crescita, per la Tav, ma soprattutto contro i professionisti del no, che lo fanno solo per propaganda elettorale.

Stefano Nucci

 

Al direttore – Qualcuno sostiene che la Tav serva soltanto al Nord, ma non è così: un sistema di trasporti efficienti, che inserisca a pieno titolo l’Italia in Europa, serve anche alle Regioni del Sud. Non dobbiamo credere a chi prova ad alimentare la contrapposizione Tav, linee minori, alta velocità, treni pendolari: un Paese che guarda al futuro pensa in grande, trova le risorse per tutto, investe su sè stesso. Ecco perché aderisco all’appello.

Severino Nappi

 

Al direttore – Aderisco alla petizione per il si alla Tav.

Stefano Costantini

 

Al direttore - La Tav è anche una metafora: vogliamo o no un’Italia moderna, che ci crede, che investe, che cresce? Io sì. Ecco perché aderisco all’appello.

on. Deborah Bergamini

 

Al direttore – Sono favorevole alla TAV e non per questioni ideologiche ma perchè:

1) E’ un’opera che garantirà una forte diminuzione dell’inquinamento sia dell’aria che acustico

2) Potrà portare ad una diminuzione del costo delle merci al dettaglio diminuendo i costi di trasporto

3) “Avvicinerà” i nostri porti all’Europa garantendone anche lo sviluppo

4) Per la sua costruzione garantirà migliaia di posti di lavoro

in fede

Ada Gina Ester Pozzi

 

Al direttore - Sottoscrivo l’appello del direttore Cerasa, perché sono contro un governo che pensa solo all’oggi e non al domani.

Roberta Portinari

 

Al direttore - Fermare la Tav vuol dire mettere il freno al sistema economico italiano. La Lega deve fermare i Cinquestelle, lo deve al Paese.

on. Michaela Biancofiore

 

Al direttore - Aderisco volentieri. Il rifiuto del progresso agitando la rabbia per le condizioni di vita raggiunte e la paura per quelle sperate in futuro, nega alla politica il compito di favorire il raggiungimento degli ideali umani universali di libertà, tolleranza e pace.

Mario Patrizio

 

Al direttore - Con la presente aderico al manifesto del Foglio per la Tav e per la crescita, contro l’oscurantismo sovranista.

Carola Eva

 

Al direttore - Grazie dell’iniziativa. Sì alla Tav. Certo!

Marina Lenzi

 

Al direttore - Sottoscrivo il manifesto. Completiamo il tunnel per uscire a riveder le stelle della cultura , della speranza , dell’integrazione.

Daniele Sartore

 

Al direttore - Sostengo la campagna del Foglio a sostegno della Tav e per la crescita contro l’oscurantismo sovranista.

Mario Sterpetti

 

Al direttore - Sono d’accordo con una visione prospettica di futuro. Sì alle grandi opere.

Ho 70 anni e non parlo per me, ma per i miei nipoti.

Giorgio Fanciulli

  

Al direttore - Sottoscrivo in pieno la vostra proposta e quanto scritto dal direttore Cerasa.

Gloria Dondéro

 

Al direttore - A Toninelli non frega nulla di andare a Lione, forse preferisce utilizzare il tunnel del Brennero per andare al mare in Austria. Per quello che leggo, Tav sì. Bravi a Il Foglio.

Guido Valota

 

Al direttore - Con voi, per un Italia liberale e contro chi vorrebbe questo paese ancora peggiore di ciò che già è.

Renzo Saviane

 

Al direttore - Sottoscrivo volentieri il manifesto promosso dal Foglio per la Tav.

Gianpietro Pini

 

Al direttore - La Tav è necessaria per garantire all’Italia un futuro in Europa. Vorrei vedere pubblicata un’analisi costi con costi (differenza tra fare e non fare), quindi solo numeri certi incluse penali, accanto ad ipotetici conteggi benefici/svantaggi che purtroppo sono opinabili essendo basati solo su previsioni.

Questo darebbe agli italiani una visione più chiara e meglio valutabile.

Gino Corti

 

Al direttore - Ho letto di un vostro manifesto a favore dell'Italia che vuole crescere.

Elisabetta Covini

 

Al direttore -Se un politico si basa su queste analisi deve cambiare mestiere… già ma lui è un carabiniere. A proposito di conti le merci sul treno pagano o no?

Enrico Campi

 

Al direttore - Gli “scappati di casa” che ci stanno governando devono smetterla. Altrimenti i loro genitori saranno passibili di serie conseguenze.

Paolo Pucci

 

Al direttore - Sottoscrivo volentieri l’iniziativa “Viva l’Italia veloce” de Il Foglio, bravi!

Massimiliano Garavaglia

 

Al direttore - Voglio andare a Lione perché sono sicuro che almeno non ci trovo Danilo Toninelli.

Paolo Piazzesi

 

Al direttore - Sottoscrivo parola per parola l'articolo di Claudio Cerasa “I costi senza benefici del governo No Tav” apparso oggi sul Foglio e sarei felice di firmare il manifesto a cui si fa riferimento.

Federico Alessandro Ruffinatti

 

Al direttore - Ricorda il film “Il grande freddo”? Durante il sermone funebre, l’officiante, nell’apprezzabile tentativo di ricordare il ‘de cuius’ fancazzista, meno indegnamente di quanto meritasse, per descriverne l’attività lavorativa, parlò di “apparentemente casuale serie di occupazioni”. Fragorose risate per l’ indelebile battuta che si attaglia, pur tuttavia, alla incompetenza dilagante ed al “questo lo dice Lei” di codeste cinque stelle.

Sì Tav con entusiasmo e convinzione.

Marina Ghidini

 

Al direttore - Viva l'italia veloce! Si Tav.

Rosangela Grespan

 

Al direttore - Aderisco al manifesto Viva l’Italia che va veloce.

Angela Vegliante

 

Al direttore - A quanti, spero pochi, ancora non abbiamo deciso se aderire all'appello consiglio la lettura dell'articolo di Luciano Capone su il Foglio di oggi. Un monumento all'incoerenza del Movimento!

Davide Croff

 

Al direttore - Innanzitutto grazie! Infinitamente grazie per questa iniziativa! E’ terribile vivere, per la nostra meravigliosa Nazione, in questo “oscurantismo”! Per la nostra Italia dobbiamo tutti “rialzarci” forti di quella intelligenza e di quella cultura che ci hanno resi una tra le prime potenze economiche del Mondo! E, non dimentichiamoci mai chi siamo e cosa abbiamo nei secoli passati! Dobbiamo vivere il nostro secondo Rinascimento! E lo possiamo fare!

Emarginando chi ci vuole “rinchiudere” con quei discorsi così miopi e quelle decisioni così prive di lungimiranza.

Smettiamola di farci prendere in giro… perché queste politiche non aiutano nessuno, tanto meno i più poveri… Queste politiche ci stanno facendo sprofondare in un baratro, dal quale poi sarà molto molto difficile risalire. Politiche che sempre più ci stanno isolando dal Mondo. Smettiamola di credere e di seguire chi dice che sta lottando per gli Italiani, ma sta solo lottando per il proprio potere!

Usando, ahimè, incompetenza e totale “chiusura” verso il futuro, verso il mondo! Forza Ragazze! Forza Ragazzi di ogni età, di ogni ceto… Forzaaaa! Tutti insieme tiriamo fuori l’amore per i nostri figli, per i nostri genitori, per i nostri amici, per la nostra meravigliosa Italia! Forza senza violenza, combattiamo la nostra battaglia quotidiana contro chi ci vuole lontani dal Mondo! Combattiamo solo con l’intelligenza, la volontà e la competenza! E con l’umiltà di potercela fare a cancellare questo incubo che è iniziato il 4 marzo del 2018 e che ci sta distruggendo! Siamo stimati e amati nel Mondo! Siamo competenti e in molti campi ancora i “migliori”! E il Mondo ce lo riconosce! Perché farci annientare, farci suicidare da questa governo incompetente? Certo sono stati votati da noi… con un voto molto di protesta contro i precedenti governi. Ma questa protesta ci si sta ritorcendo contro ahimè! Facciamo nei nostri cuori, nelle nostre menti una valutazione di “Costi e benefici” di questo governo, facciamola senza bluffare! Ringrazio con affetto il direttore, la sua redazione. Grazie ai lettori del Foglio che come me vogliono credere a questa iniziativa! E lottare, ripeto, senza alcuna violenza! In bocca al lupo a tutti noi! Ne abbiamo bisogno!

Romana Rocco

 

Al direttore - Per i miei figli, per i miei studenti, per una gioventù avventurosa ed europea: Sì Tav, Sì progresso!,

Grazie direttore.

Massimo Labadini

  

Al direttore - Con gioia e riconoscenza sottoscrivo le sue idee apparse nel manifesto.

Si' con forza alla Tav e alle moderne infrastrutture, perché l’Italia deve crescere e non essere isolata né emarginata!

Gloria Pianigiani

 

Aderiscono all’appello anche: Paola Ceva, Alba Bersano, Tonino Benedetti, Giorgio Olla, Claudio Chiaruttini, Pietro Mario Anzani, Pasquale Piscitelli, Luigi Castelli, Alma Marcuzzo, Michele Lagano, Rachele Nocera, Guido Puccio, Alberto Garrone, Rita Romano, Carlo Colombo, Patrizio di Gasbarro, Davide Figoli, Maura Sericchi, Daniela Dotti,Carlo Lingua, Salvatore Di Matteo, Guido Ravioli, Manuela Rita Callegari, Giulia Callini, Annamaria Lenzi, Enzo Vivarelli, Gianni Pellegrini, Giuseppe Spadaro, Primo Mastrantoni, Gabriella Comelli, Giuseppe Palestini, Roberta Giudici, Enrica Pavoni, Anna Lisa Peruzzi Saracini, Stella Tagliaferri, Viviana Langher, Dolores Bozzetti, Chiara Costarella.

Di più su questi argomenti: