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Farsi trovare pronti

Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia

Il centrodestra ha il dovere di compattarsi attorno alla cultura del sì: il governo non andrà lontano

Al direttore - Questo governo sta riuscendo in un qualcosa di eccezionale: compattare intorno a un’idea di contro-populismo non élite e poteri forti, ma una classe medio-borghese fatta di imprenditori, commercianti, partite Iva, avvocati, medici, artigiani che nell’opposizione a questo governo sta trovando una quadra che definirei esistenziale. Un esempio plastico sono le tante piazze pro-infrastrutture e pro-crescita nate spontaneamente; un esempio teorico sono le levate di scudi arrivati da ogni dove e come a questa manovra. E' una Legge di Bilancio che affonda le proprie radici in un compromesso di governo, quello tra l’ideologia manettara e populista del Movimento 5 stelle e un insieme di valori che potrei ascrivere al centrodestra, della Lega di Salvini. E con i compromessi non si governa, si naviga a vista. Sono stati messi da parte fondamentali economici e valoriali, cultura liberale e Stato di diritto, merito e metodo, ragione ed educazione non solo politica ma anche umana. A questa alleanza, a questa deriva, mi sento di dover urlare ancora più forte quello che per me rappresenta una visione di Paese, un’idea di Paese che guarda al futuro con speranza, grinta e ottimismo. Voglio ribadire il nostro Sì alle infrastrutture e alle Grandi Opere (da quando Toninelli è ministro l’Italia sta pagando miliardi per opere già avviate e bloccate, 15 grandi aziende su 20 sono in stato di pre-fallimento, quasi mezzo milione di posti di lavori persi); il nostro Sì ai vaccini; il nostro Sì a meno burocrazia, meno tasse e meno statalismo; il nostro Sì a una libera concorrenza regolata. C’è un’Italia ottimista e operosa che non cede il passo alla distruttiva politica del No, le dobbiamo dare voce, le dobbiamo risposte, le dobbiamo il futuro. E' il momento di cambiare rotta: non esistono crescita, lavoro, futuro e prosperità se l’immobilismo rappresenta l’unica forma di onestà individuata, se l’isolamento in Europa rappresenta il mantenimento di uno Status quo ancorato a paura e sovranismo. Vivono nella falsa convinzione (come la definirebbe Azimov) che “la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza” e a questa deriva dell’uno vale uno che falsa realtà, sacrifici e preparazione dobbiamo non anteporre, ma imporre una capacità pratica di buon governo dello Stato e del territorio, perché non sono più i tempi di teorie e piedistalli, ma di chilometri da percorre con voglia e umiltà per riconquistare consenso e credibilità, lontani dall’aria condizionata dei palazzi di Bruxelles, vicini alle esigenze dei cittadini che ci chiedono uno sforzo per interpretare l’oggi politico. Arriverà il nostro tempo, tornerà il nostro momento: dobbiamo farci trovare pronti.

Alessandro Cattaneo, deputato di Forza Italia

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