Paolo Del Debbio e Matteo Renzi. Una puntata di Quinta Colonna del 2014 (foto LaPresse)

Mediaset grillina

David Allegranti

I vertici di Forza Italia sono preoccupati dalla deriva a Cinque Stelle delle tv del Cav.

Roma. La deriva grillina delle reti Mediaset preoccupa non poco i vertici di Forza Italia. Basta dare un’occhiata agli account Twitter di Paolo Romani, capogruppo al Senato, e di Renato Brunetta, capogruppo alla Camera, per accorgersene. Sono in ebollizione. In particolare quello di Romani, che da quando è scoppiato il caso “Quinta Colonna”-Rotondi, ha espresso solidarietà al fondatore di Rivoluzione Cristiana retwittando gli articoli del Foglio e i suoi tweet, come questo: “E’ ufficiale: il ‘giovane povero e indignato’ coccolato da Del Debbio è il cugino di di Maio ed è consigliere 5 stelle a Pomigliano”. “Grazie al Foglio di oggi si chiarisce ancora meglio l’agguanto di Del Debbio”. “Così la tv populista fa vincere i 5 stelle. Intervista a Gianfranco Rotondi”. Romani ha retwittato anche un cinguettìo del Foglio: “Aveva ragione Rotondi: ‘Questo non è il paese reale, è l’Italia che voi fabbricate’”. Il deputato, insultato alla trasmissione di Del Debbio non poteva che ringraziare: “Grazie a Renato Brunetta e Paolo Romani che ritwittando il Foglio allargano la solidarietà per l’agguato da me subito a Quinta Colonna”. Segue retweet di Brunetta.

 
La questione, come si capisce anche dalle parole usate da Fedele Confalonieri su questo giornale, preoccupa anche gli stessi vertici di Mediaset. C’è un “clima in una parte del paese, un malumore che la televisione intercetta, e che poi, per fortuna non sempre, enfatizza. I nostri conduttori sono bravi, ma in questa logica adesso stiamo esagerando”, ha detto Confalonieri al Foglio, lasciando presagire anche un intervento sulle trasmissioni troppo grilline, (intervento peraltro fortemente auspicato dal gruppo dirigente azzurro). “Stiamo portando i vasi a Samo. Fa un po’ di share, certo, ma ‘cui prodest’? A chi giova? A che serve?”. “Non ci sono fake news” nei canali Mediaset, “ma talvolta c’è un piano inclinato, un eccesso nel racconto, nella costruzione scenica. Questo non mi piace”, ha aggiunto Confalonieri. Quanto accaduto a Rotondi, infatti, non è un caso isolato.
I perché di questa preoccupazione sono politicamente evidenti. Per Forza Italia, Mediaset, la tv berlusconiana, sta facendo campagna elettorale per il M5s e sembra molto difficile tenere insieme la logica commerciale e l’opportunità politica di regalare il prossimo governo al partito di Beppe Grillo per fare qualche punto di audience in più. “Le piazze costruite ad arte sono pessimo giornalismo”, dice un parlamentare vicino a Berlusconi. “E se sono fasulle, non fanno bene alle trasmissioni televisive e al principio di imparzialità e obiettività che dovrebbero osservare. Così si dà una mano all’antipolitica”. Ci manca solo, infatti, che Mediaset diventi la Quinta Colonna del grillismo.

  • David Allegranti
  • David Allegranti, fiorentino, 1984. Al Foglio si occupa di politica. In redazione dal 2016. È diventato giornalista professionista al Corriere Fiorentino. Ha scritto per Vanity Fair e per Panorama. Ha lavorato in tv, a Gazebo (RaiTre) e La Gabbia (La7). Ha scritto cinque libri: Matteo Renzi, il rottamatore del Pd (2011, Vallecchi), The Boy (2014, Marsilio), Siena Brucia (2015, Laterza), Matteo Le Pen (2016, Fandango), Come si diventa leghisti (2019, Utet). Interista. Premio Ghinetti giovani 2012. Nel 2020 ha vinto il premio Biagio Agnes categoria Under 40. Su Twitter è @davidallegranti.