Il premier Matteo Renzi e il ministro Maria Elena Boschi (foto LaPresse)

Legge elettorale rimandata a settembre. Il partito del Cambia Italicum cerca un primo successo

Redazione
A settembre, dopo la pausa estiva, l'Aula della Camera tornerà a occuparsi di legge elettorale. La conferenza dei capigruppo di Montecitorio, infatti, ha calendarizzato per la ripresa dei lavori la discussione sulla mozione presentata da Sinistra italiana, relativa alla possibile incostituzionalità di alcune parti dell'Italicum.

A settembre, dopo la pausa estiva, l'Aula della Camera tornerà a occuparsi di legge elettorale. La conferenza dei capigruppo di Montecitorio, infatti, ha calendarizzato per la ripresa dei lavori la discussione sulla mozione presentata da Sinistra italiana, relativa alla possibile incostituzionalità di alcune parti dell'Italicum, e sulle conseguenti modifiche da apportare alla legge elettorale.


"Abbiamo calendarizzato – riferisce il capogruppo Arturo Scotto – per settembre la nostra mozione sulla revisione dell'Italicum. Chiediamo che il Parlamento si esprima prima che si pronunci la Corte sulla incostituzionalità. E poiché in queste ore il dibattito sulle modifiche è sotto traccia, noi riteniamo giusto che se ne parli apertamente in Aula".


E' il primo passo, parziale perché si tratta solo della calendarizzazione di una mozione, del partito del Cambia Italicum, di cui abbiamo scritto sul Foglio lunedì. Dopo settembre l’Italicum non verrà automaticamente cambiato ma in vista di quell’appuntamento crescerà il dibattito per sfidare Renzi sulla legge elettorale.

 


Nelle prossime settimane, al netto delle conseguenze politiche del caso Brexit, c’è un nemico invisibile contro cui il segretario del Partito democratico dovrà lottare. Un nemico che dall’inizio di questa legislatura decide i destini dei governi, indirizza i gruppi parlamentari e determina il passaggio da un presidente del Consiglio a un altro. Il nemico invisibile è un fantasma che a prima vista può apparire innocuo ma che giorno dopo giorno sta diventando qualcosa di più di un semplice tema tecnico, capace di catalizzare solo l’attenzione dei costituzionalisti italiani. Tenetevi forte: la legge elettorale. [continua a leggere l'editoriale di Claudio Cerasa]