Alfio Marchini (foto LaPresse)

"Non celebrerò unioni gay a Roma" dice Marchini, che secondo un sondaggio recupera su Giachetti e Raggi

Redazione
Il ddl Cirinnà entra nella campagna elettorale per le amministrative capitoline. A Milano invece Giuseppe Sala è in vantaggio su Stefano Parisi. Anche al ballottaggio.

Dal governo è arrivata l'attesa richiesta del voto di fiducia sulle unione civili. E alle proteste in aula da parte delle opposizioni ecco arrivare anche quelle di uno dei protagonisti della campagna elettorale per le amministrative di Roma: Alfio Marchini ha infatti dichiarato che qualora fosse eletto sindaco della Capitale non celebrerà "le unioni gay".

 

Il dibattito sulle unioni civili quindi si innesta in una situazione ancora molto incerta dove oltre al candidato grillino, Virginia Raggi, ancora in vantaggio nei sondaggi, si giocano l'accesso al ballottaggio lo stesso Marchini, Roberto Giachetti e Giorgia Meloni, distanziati tutti di pochissimi punti percentuali.

 

L'esclusione di Stefano Fassina, che ancora detiene circa il sei per cento delle preferenze, oltre allo scontro sulle unioni civili potrebbero essere determinanti per spostare quel numero di elettori utili per raggiungere il secondo turno

 


ROMA

 

 

 

Se nella capitale la situazione è in divenire, a Milano si è cristallizzata in un testa a testa Giuseppe Sala - Stefano Parisi. Il primo dopo la flessione delle scorse settimana è tornato in testa ai sondaggi e, almeno secondo le dichiarazioni di voto degli intervistati, è favorito rispetto al candidato della destra al secondo turno.

 

MILANO