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Piccola Posta
Nostalgie geopolitiche e calcistiche
L'Italia domenica ha incassato il quarto gol senza battere ciglio. E la mia mente è tornata all'82, a Francia-Kuwait e all'invasione dello sceicco che affrontò l'arbitro per annullare un gol
Al 93esimo minuto di Italia-Norvegia, quando Strand Larsen, appena entrato, segna il quarto gol a uno, mi sono ricordato con nostalgia geopolitica della partita Francia-Kuwait nel Mondiale di Spagna 1982, quello celebre della vittoria italiana. Il Kuwait aveva assunto Carlos Alberto Parreira, l’illustre allenatore brasiliano che nel mondiale del 1994 avrebbe portato il Brasile alla vittoria. Si giocava a Valladolid, e la Francia vinceva per 3 a 1, e Giresse, su passaggio di Platini, segnò il quarto gol.
Allora lo sceicco del Kuwait, Fahad Al-Ahmed Al-Jaber Al-Sabah, attorniato da un manipolo di guardiani, invase il campo, affrontò l’arbitro e gli intimò di annullare il gol, pena il ritiro della squadra. Motivazione: i suoi giocatori avevano sentito un fischio di ignota provenienza e si erano fermati. Il disgraziato arbitro, Miroslav Stupar, sovietico di nascita ucraina, annullò il gol. Poi però i francesi ne segnarono un altro e anche quella partita finì per 4 a 1.
L’emiro, che era nato nel 1945, morì poi nel 1990 combattendo (o cercando invano di fuggire) alla ben altra invasione di campo dell’esercito iracheno di Saddam Hussein, dopo che il suo fratellastro, capo dello Stato kuwaitiano, si era messo in salvo. Si capiva come si sarebbero messe le cose del mondo. L’arbitro poi fu radiato. Il Kuwait multato di 10 mila dollari.
Esiste una classifica, del Times, delle peggiori vergogne della storia del calcio, da uno a dieci, come le rotture del vicequestore Schiavone (prima, la mano de Dios). L’emiro solo nono. L’Italia domenica ha incassato il quarto gol senza battere ciglio. Oltretutto la Norvegia è piena di petrolio e gas, e ha il più ricco fondo sovrano del mondo. Ha anche la patrimoniale. Dal 1892.