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Sofocle e la Sfinge, fra Gaza e Gerusalemme, nell'ottobre 2025
"Può darsi che in Tucidide, ad esempio, vi sia una circostanza di prim'ordine, che solo tra cent'anni sarà notata", Jacob Burckhardt, Basilea, 1870. E continuava: "Sofocle potrebbe avere, su coloro che nascono oggi, un effetto essenzialmente diverso che su di noi". Ecco la perenne circolazione della vita
Una citazione delle più usate viene dalle lezioni sullo studio della storia tenute nel 1870 da Jakob Burckhardt a Basilea, pubblicate venticinque anni dopo da suo nipote col titolo di “Considerazioni sulla storia universale”. Dice: “Le fonti, specialmente quelle che provengono da grandi uomini, sono inesauribili, per cui ognuno deve rileggere libri mille volte sfruttati, perché essi mostrano a ogni lettore e a ogni secolo, e anche a ogni età dell’individuo, un volto particolare. Può darsi che in Tucidide, ad esempio, vi sia una circostanza di prim’ordine, che solo tra cent’anni sarà notata”.
Ho appena ritrovato la citazione in una lettera di Károly Kerényi a un suo critico, spedita in copia a Thomas Mann nel febbraio del 1945. Kerényi sottolineava l’appropriatezza di quella raccomandazione al tempo che lui e l’interlocutore avevano attraversato e dal quale stavano uscendo. Noi stiamo attraversando un tempo arduo, non abbiamo idea del se e come uscirne, dubitiamo ragionevolmente della storia maestra di vita, se non cattiva maestra, e sperimentiamo una evoluzione, se non una mutazione, dei “grandi uomini” che ci lascia interdetti se non sgomenti. Grandi e grossi. Tendiamo ad affrontare il presente e soprattutto l’avvenire facendo leva sui cambiamenti enormi per portata e rapidità della scienza e della tecnologia. E’ comprensibile, e tuttavia dovremmo scommettere almeno altrettanto su quella rilettura che può riservarci un volto particolare. Se non in Tucidide, sul quale magari è stata detta l’ultima parola, potremo trovarlo in un’altra, un altro, di coloro sui quali non si andrà mai oltre la penultima. Continuava Burckhardt: “Sofocle potrebbe avere, su coloro che nascono oggi, un effetto essenzialmente diverso che su di noi. E questa non è una disgrazia, ma soltanto una conseguenza della perenne circolazione della vita”. Ecco: Sofocle e la Sfinge, fra Gaza e Gerusalemme, nell’ottobre del 2025.