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Storia di sciocca burocrazia

Adriano Sofri

Agenzia Riscossione Entrate per la Provincia di Firenze. Gentili signori, la presente serve a mandarvi a quel paese

Agenzia Riscossione Entrate per la Provincia di Firenze. Gentili signori, la presente serve a mandarvi a quel paese. Ora vi spiego perché, benché lo sappiate. E’ venuto da me il messo notificatore L.Emanuele, consegnandomi due missive pressoché identiche nelle quali mi si comunica che è stato depositato l’Atto N. (seguono una ventina di cifre) presso la Casa Comunale, “stante la Sua (Mia) assenza”. Mi si informa altresì che “si è provveduto: all’affissione dell’avviso di deposito, in busta chiusa e sigillata, alla porta della Sua (Mia) abitazione” e “all’invio della presente comunicazione” (sic!). Niente di ciò è avvenuto, che mi si sia cercato in Mia assenza, che si sia affisso alcunché alla Mia porta” (né lasciato alcunché alla Mia buca delle lettere). Molto più semplicemente – infatti è un caso della Semplificazione burocratica con cui ci si sciacqua tanto la bocca – gli atti non vengono spediti ai destinatari ma lasciati in blocco alla Casa Comunale, dove il destinatario andrà a ritirarli. (Distanza della Casa Comunale dalla Mia porta: 7 km. Non guido, zoppico, e non c’è un mezzo pubblico alla Mia portata). Questo imbroglio è notissimo, come ho appurato, agli addetti comunali e ai cittadini che devono andare a ritirare gli atti. Fossi in Voi, starei attento: mi dicono che l’avvento del presidente avvocato del popolo Conte abbia già cominciato a moltiplicare i pronunciamenti dei tribunali amministrativi e non solo, Tar, Consiglio di Stato eccetera, in favore dei ricorrenti, dal governatore Zaia all’ultimo dei cittadini privi di diritti, quorum io. Siete avvisati.

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