Foto LaPresse

Era dai giorni dell'ultimo scudetto che i tifosi del Milan non godevano così tanto

Lanfranco Pace

Particolarmente eccitante il gol del pareggio arrivato proprio all’ultimo secondo. Noi in tripudio, loro a capo chino manco avessero perso

Il drago non poteva rendere migliore omaggio alla dirigenza uscente né cominciare in modo più proficuo il proprio primo anno. Ora non siamo più soli, siamo prettamente cinesi, abbiamo tanti connazionali economicamente demograficamente e militarmente potenti, quindi statevi accorti e pensateci prima di farci lazzi e frizzi, primo fra tutti insistere sul web sulla storiella che la compravendita sarebbe una farsa messa su per fare rientrare in Italia capitali berlusconiani illegalmente esportati. Fake news, meglio ancora come si diceva un tempo: cazzate.

 

Non godevo tanto dai giorni dell’ultimo scudetto. Nella prima discesa a Chinatown abbiamo pareggiato i conti con la sorte, cancellando la rabbia per il gol/non gol di Muntari e l’umiliazione per il pareggio subito all’ultimo minuto nel derby di andata.

 

Questi marcantoni pazzarelli di cugini passeggiavano ampollosi e irraggiungibili, a sette minuti della fine del tempo regolamentare conducevano due a zero, noi avevamo rimpinzato la squadra di giocatori offensivi, armato un gran casino, tutti avanti con il sangue agli occhi, mai domi, come piace a me. Le nostre stelline erano sulle rotule, avevano tirato la carretta per tutto il tempo, con buoni risultati nel primo, meno buoni nel secondo. Gli stangoni potrebbero addirittura aumentare il distacco ma non riescono per sufficienza e presunzione, i peccati più terribili nel calcio.

 

Così su due cross in sequenza delle stelline con una gamba sola si avventano in area i nostri due centrali difensivi e segnano in presenza in campo di una pletora di attaccanti, a conferma della suprema irragionevolezza del calcio.

 

Particolarmente eccitante il gol del pareggio arrivato proprio all’ultimo secondo. Noi in tripudio, loro a capo chino manco avessero perso: ma si sa che nulla fa più male di una vittoria a lungo assaporata e svanita all’improvviso.

 

Insomma un trionfo del mandarino e del marketing se non in Italia almeno laggiù dalle parti della Porta della pace celeste.

Di più su questi argomenti:
  • Lanfranco Pace
  • Giornalista da tempo e per caso, crede che gli animali abbiano un'anima. Per proteggere i suoi, potrebbe anche chiedere un'ordinanza restrittiva contro Camillo Langone.