Allah über alles. La svolta islamica della Germania

Giulio Meotti
Ne parla il quotidiano tedesco Die Welt. Il nuovo rapporto annuale del Consiglio di esperti delle Fondazioni tedesche in materia di integrazione e migrazione (SVR), intitolato “Molti dei, uno stato”, ha annunciato che l’islam è oggi una parte importante della società tedesca.

Ne parla il quotidiano tedesco Die Welt. Il nuovo rapporto annuale del Consiglio di esperti delle Fondazioni tedesche in materia di integrazione e migrazione (SVR), intitolato “Molti dei, uno stato”, ha annunciato che l’islam è oggi una parte importante della società tedesca.

 

“La Germania è diventata un paese demograficamente multi-religioso”, dovuto principalmente alla migrazione di massa dei musulmani dal Nord Africa e dal Medio Oriente, ma anche dal calo dei cristiani praticanti che ha avuto anche un grande impatto nella crescita dell’islam in Germania. Detlef Pollack, professore di Sociologia della religione all’Università di Münster, predice che “almeno il 70 per cento delle persone in Germania” finirà per secolarizzarsi completamente, come è già successo nella ex Germania dell’est.

 

Centinaia di migliaia di cristiani tedeschi ogni anno rinunciano formalmente alla loro fede. Niek Tramper, segretario generale dell’Alleanza Evangelica, ha detto: “Questo era un paese che inviava missioni. Ora è un paese da convertire nuovamente”. Lo ha detto nel duomo di Erfurt, il cui selciato venne calpestato da Lutero, una delle più belle costruzioni medioevali che si possono ancora vedere in Germania.

 

Non a caso l’ex Ddr oggi fermenta di popolarità per Pegida, il movimento anti-islamizzazione. E’ la terra di Weimar, dove sono vissuti Goethe e Schiller, e di Jena, sede di una delle più celebri università europee dove insegnò anche Hegel. Infine Eisenach, città natale di Bach dominata dal castello di Wartburg, emblematico maniero dove si rifugiò il padre della riforma protestante che, proprio qui, tradusse per la prima volta in tedesco il Vangelo per farlo leggere al popolo. Lo slogan di Pegida è “Wir sind das Volk”: noi siamo il popolo, lo stesso usato nel 1989 contro il Muro dai tedeschi orientali.  Chi convertirà nuovamente i ricchi tedeschi: il cristianesimo o l’islam? Torna in mente una storica copertina dello Spiegel. Titolo: “Mecca Germania”.

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  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.