Max & Maestro

Barenboim diventa un cartone animato

Paola Bulbarelli

Così il Maestro insegna la musica ai bambini

Tutto è iniziato a Milano, una sera di dicembre del 2012. “L’avventura è nata, come ogni avventura, per caso, dopo una cena e qualche bicchiere”, racconta Piero Maranghi di MP1 (casa di produzione e post-produzione video che si occupa di arte e musica classica, realizza film e documentari per la televisione, distribuiti anche a livello internazionale con il network Classica. Ma, quel che conta in questa avventura, amico di Daniel Barenboim, direttore di orchestra e grande pianista (direttore musicale dell’Opera di Stato di Berlino e, a quell’epoca, del Teatro alla Scala), che volentieri ha accettato di mettersi in gioco – e giocare – nel cartone animato Max & Maestro, 52 puntate da 11 minuti l’una che debutterà in prima tv assoluta il 7 maggio prossimo in esclusiva su Rai Gulp, tutti i giorni alle 7.55 e alle 12.20 (e dal 19 maggio anche alle 16.25 dal lunedì al venerdì). Obiettivo, avvicinare i bambini alla musica classica. “Con Giorgio Welter, ideatore e co-produttore, abbiamo iniziato a ragionare sulla possibilità di creare un cartone animato sulla musica”. Da lì son partiti. “E’ iniziato un percorso lunghissimo che poggiava su due pilastri fondamentali: il rispetto di tutto ciò che Barenboim rappresenta nel film, e del pensiero di Barenboim sulla musica e sulla vita. Siccome è un cartone animato, il Maestro fa cose che non farebbe mai nella vita, ad esempio andare in skateboard.Anche se, per il tipo che è in realtà, potrebbe anche farlo”.

 

 

Max & Maestro è la storia dell’incontro fortuito tra un ragazzino di periferia, cresciuto tra rap e videogames, e il misterioso Maestro che lo guiderà alla scoperta della bellezza della grande musica, aiutandolo a coronare il suo sogno. Max, prima timoroso, viene affascinato dalll’idea di diventare direttore d’orchestra. A sua volta il Maestro è incuriosito dal talento del ragazzino e decide di seguirlo, poiché è un raro caso di “orecchio assoluto”. Max diventa, quindi, una sorta di assistente del musicista, ma nel più totale segreto. L’ambiente in cui vive non ama la musica classica: suo padre è un rapper e Max non vuole perdere né gli affetti né la reputazione. Ma l’incontro con l’alter ego disegnato di Daniel Barenboim gli cambierà per sempre la vita, avvicinandolo sempre più alla magia della Musica e al suo sogno. Una serie-cartoon non consueta, tant’è vero che “fatto eccezionale, è coprodotto da tre paesi e da tre reti nazionali: Rai, France Televisions e la tedesca Hr (Ard)”.

 

La serie è ideata da Giorgio Welter e Agathe Robilliard, realizzata con la collaborazione della struttura animazione di Rai Ragazzi. Coproduttori sono le società Monello Productions di Parigi e MP1 di Milano. “Far stare insieme queste tre realtà, tutte importanti – spiega Maranghi – non è stato semplice ma ha dato un grande aiuto Annita Romanelli, produttrice della Rai”. Prima presentazione a Parigi. “Perché è andato in onda in Francia per la prima volta e già registra ascolti eccellenti dopo due mesi di programmazione. I francesi hanno investito molto e questo perché lo Stato, in Francia, sostiene le produzioni audiovisive in maniera straordinaria . Anche la Rai ha fatto un lavoro pazzesco. Questa è una coproduzione vera, dove l’Italia ha avuto un peso enorme e Milano anche”. Ognuno ci ha messo le proprie competenze. “Personalmente non avrei mai potuto fare questo se non con il maestro Barenboim, perché le storie fantasiose possono anche accadere nella vita. Ho sposato questo artista da un punto di vista umano, intellettuale, politico. Qui dentro è tutto vero, anche le cose più assurde. Dietro a ogni fenomeno artistico ci deve essere una verità, e l’animazione è un linguaggio che può affrontare qualsiasi tema”. Durante la presentazione milanese, non è mancato un contributo del Maestro, costretto a rimanere a Berlino, tratto dalla presentazione parigina: “E’ un modo di parlare ai bambini forse più simpatico e diretto di tanti discorsi, la musica classica può anche essere divertente e resta profonda anche quando è divertente. La gente si è abituata a sentire senza ascoltare, ma l’ascolto è indispensabile. I bambini non hanno capacità di rimanere concentrati a lungo, hanno però una concentrazione non meno intensa di un adulto”. Nel frattempo Daniel Barenboim è diventato nonno. Potrà lasciare ai suoi nipotini anche un cartone animato che lo vede protagonista.

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