Il Foglio della moda

“It takes a village” anche per fare crescere un marchio

Massimo Giorgetti*

"Il segreto della moda sta tutto nell'intelligenza, nella fatica e nei sogni di chi la vive". Ci scrive il fondatore di MSGM

Sono cresciuto a Longiano, un piccolo paese sulle colline della Romagna, a 20 chilometri da Rimini e 10 da San Mauro Pascoli, uno dei primi distretti calzaturieri d'Italia, “casa” di Sergio Rossi, di Cesare Casadei e poi di Giuseppe Zanotti.

I miei zii avevano un ricamificio e lavoravano con Best Company, El Charro e Iceberg, le icone del momento.

Trascorrevo i pomeriggi della mia infanzia da loro, a curiosare tra i fili e i macchinari e a osservare le ricamatrici, la loro precisione e la loro dedizione. Erano gli anni dei paninari; poi sono arrivati quelli della skate culture, dell'underground che iniziava a prendere piede anche in Italia. Ricordo gli assalti alle edicole per accaparrarmi le ultime uscite tra le riviste di moda e quando, nel 1997, terminati gli studi, trovai lavoro in un famoso negozio di Riccione, in Viale Ceccarini, dove potevo toccare con mano gli abiti di Tom Ford per Gucci, Helmut Lang, Prada e Margiela.

Vivevo lontano delle grandi città, dal glamour metropolitano. Eppure, intorno a casa mia, c'era tutto quello che potessi desiderare. C'era la Moda al completo, dalla manifattura al prodotto finale.

Forse questa è stata la mia grande fortuna: fin da piccolo ho potuto capire cosa volesse dire “fare la Moda”, e me ne sono innamorato. Quando ho creato MSGM, nel 2009, sapevo che non avrei mai potuto portare avanti il mio progetto senza prima costruire una squadra.

E i primi anni sono serviti a questo: ho costruito relazioni solide che ancora porto avanti, quella fitta rete di aziende e di persone che ancora oggi sono la nostra forza. Giravo da solo tutti i laboratori, incontravo personalmente ogni fornitore, passavo le giornate in giro per l'Italia. A Como ho conosciuto l'arte degli stampatori, da Ratti ad Achille Pinto. A Biella la sapienza dei tessutai, tra Vicenza e Varese quella di Bonotto e Borghi. A Santarcangelo, vicino a casa, sono entrato nelle lavanderie di denim e jeans; a Carpi ho scoperto il mondo della maglieria; in Romagna il regno knitwear di Annamaria Fuzzi, con cui è stato amore a prima vista. Tu scegli loro, loro scelgono te: lavorare con i fornitori è costruire un rapporto di stima e di fiducia reciproca, entrare piano piano in intimità, costruire un vocabolario comune. Poi c'è la forza della manifattura, l'importanza di trovare chi sia in grado di trasformare la materia e realizzare un capo e di fargli prendere vita.

Quando ho conosciuto la famiglia Paoloni, prima Michele e poi la figlia Michela, è stato proprio come cominciare una storia d'amore. Con loro ho costruito MSGM, tra Milano e le Marche. Con loro ho condiviso tutto, i momenti facili e i momenti difficili. Infinite chiamate, riunioni e viaggi, giornate interminabili e notti insonni. Dubbi e insicurezze. Fatica e sacrifici. Poi la crescita, i successi, i riconoscimenti e la riconoscenza, e ancora fatica, più di quanto si immagini. Ci sono stati confronti e scontri, ma mai un vero litigio in undici anni di duro lavoro.

Parlo spesso di Milano e di Rimini, ma è nelle Marche che batte il cuore di MSGM, lì dove lavorano le modelliste, Barbara e Michela, l'ufficio prodotto guidato da Edda, le sarte e il taglio, la manovia, lo stiro, il confezionamento. Ecco, MSGM è davvero un lavoro di squadra. E non posso fare a meno di menzionare anche i laboratori sparsi per l'Italia, ognuno con le sue specializzazioni: Grazia Bagnaresi a Faenza per le costruzioni più femminili, Donna S con Antonella Solaroli per il jersey, e ora i produttori in Abruzzo per il tailoring e le camicie, in Puglia per le felpe e le t-shirt. Fare fitting da loro è forse una delle lezioni più preziose; assistere all'intero processo produttivo è ancora oggi la più grande emozione. Ed è per onorare questa emozione, il valore inestimabile di intessere relazioni, costruire progetti e prodotti di qualità che, anche dopo tanti anni, MSGM ha deciso di rimanere in Italia, di mantenere in Italia la sua filiera e la sua produzione. Non è sempre facile. Ma è la fortuna e l'orgoglio di essere cresciuti in questo spicchio di mondo a tenerci qui.

Ed è forse quella stessa emozione di quando, da piccolo, esploravo il ricamificio dei miei zii, capendo che il segreto della moda, infondo, sta tutto nell'intelligenza, nella fatica e nei sogni di chi la moda la vive, la sente e la ama.

* Stilista, imprenditore, fondatore di MSGM.

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