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parole a pedali

"La città delle biciclette" è una bussola per orientarsi nella mobilità delle nostre città

Giovanni Battistuzzi

Il podcast di Paolo Bellino parte dall’inizio, da qualche piccolo consiglio per neofiti del pedalare in città, per raccontare quanto è bello e quanto è semplice la bicicletta

Quanto accaduto giovedì Wout van Aert se la sia vista brutta durante un allenamento preparatorio al Giro delle Fiandre – nei Paesi Bassi un uomo alla guida betoniera, infastidito dal fatto che il campione belga e i suoi due compagni di allenamento non fossero sulla ciclabile (si può davvero pensare che un professionista che va a 45 orari possa andare in una ciclabile?), ha tagliato loro la strada rientrando in carreggiata: “Praticamente ho visto Wout sotto le ruote del camion per fortuna lui è riuscito a scartare verso il bordo strada. È stato davvero spaventoso”, ha raccontato l’amico Jan Bakelants al podcast belga Wielerclub Wattage – dovrebbe far riflettere chi sostiene che la sicurezza dei ciclisti sia solo un problema italiano e, allo stesso tempo, chi sostiene che le ciclabili siano la soluzione a tutti i problemi dei ciclisti.

 

Non è così. La mobilità è tematica parecchio più complessa dell’applicazione di facili soluzioni. E anche stati che sembrano il bengodi dei ciclisti, come i Paesi Bassi, nascondono gli stessi problemi di paesi in grosso ritardo di ciclabilizzazione come l’Italia: la presunzione da parte degli automobilisti che le strade siano cosa loro, solo loro, e che esista un diritto assoluto a utilizzarle a loro piacimento.

 

La mobilità è tematica complessa e a volte ci vuole una bussola per orientarsi in una materia che troppo spesso stimiamo semplice, quasi banale. Così non è, perché la mobilità è in pratica il sistema circolatorio di quel corpo complesso che è la città. E a nessuno verrebbe in mente di farla facile con arterie e vene.

 

Un’ottima bussola è il podcast che ha realizzato, sta realizzando, Paolo Bellino, ciclista urbano, cicloattivista, giornalista. “La città delle biciclette”, è una buona bussola perché parte dall’inizio, dalla bicicletta e da qualche piccolo consiglio per neofiti del pedalare in città – ma vanno benissimo pure per gli esperti perché è sempre meglio sentirsi dire cose che magari si sanno per esperienza ma in modo chiaro non le si sono mai ascoltate – su cosa fare, non fare, su come comportarsi in città. Indicazioni semplici, che a volte possono sembrare controintuitive ma controintuitive non sono, ma cosa c’è di più controintuitivo del guidare un mezzo a motore in una città per restare invischiato in code chilometriche?

   

   

È un’alfabetizzazione alla bicicletta, al pedalare la bicicletta, allo zen e la manutenzione della bicicletta quello di Paolo Bellino che è rapido, veloce – le puntate durano dai cinque ai dieci minuti – interessante perché racconta tutto questo non al modo non di chi si dice esperto perché ha pedalato molte biciclette, ma di chi oltre a pedalare le biciclette, le sa montare, smontare, sistemare, anche farle. E questo non è poco, non è comune, è qualcosa, molto, in più.

 

Paolo Bellino passa dai consigli pratici per oliare la catena e risolvere i problemi di attrito della meccanica della bicicletta ai problemi del traffico, racconta storie a pedali e di apparizioni di ciclabili pop – ve la ricordate quella di santa Bibiana? C’è chi diede per buona la possibilità del miracolo – con estrema semplicità. Perché va così con chi sa benissimo che questo è la bicicletta: un mezzo semplice, talmente semplice da essere perfetto.

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