Serenità

Redazione
Wilhelm Schmid
Fazi, 89 pp., 14 euro

    Docente di Filosofia all’Università di Erfurt, poco più che sessantenne, da universitario presidente dei giovani liberali di Augusta, Wilhelm Schmidt è un conferenziere di grande successo nonché un autore di bestseller: tradotti in tredici lingue, i suoi libri hanno venduto un milione di copie. E per chi abbia il dubbio che la Lebenskunstphilosophie sia una sorta di esercizio mondano per salotti, va ricordato come Schmid sia stato anche “consulente filosofico” di un ospedale di Zurigo, dove offriva supporto psicologico ai pazienti. Qualcuno lo considera una sorta di Montaigne del Ventunesimo secolo. Quest’opera, in particolare, ha avuto in patria un enorme successo: “Ho tenuto per la prima volta un discorso pubblico sulla vecchiaia a quasi cinquant’anni”, ricorda oggi Schmid. “Bella relazione giovanotto. Ma ancora non ne sai niente”, commentarono severi i più anziani tra i presenti. “Le mie riflessioni, infatti, non avevano nulla a che fare con la mia vecchiaia personale, ma con quella di mia madre”, ammette ora. “Mi sorprendeva la serenità con cui viveva, ancora più impressionante perché era simile a quella di tanti altri nella sua condizione. Cercavo di osservarla dall’esterno per imparare il più possibile da lei; prima o poi certamente mi sarebbe servito. Su cosa poggiava quella serenità? Come avrei potuto raggiungerla io stesso in un lontano futuro?”. Ma “intanto ci sono arrivato pure io”, ha pensato Schmid mentre si apprestava a mettere nero su bianco le prime righe di questo libro. “A sessanta. Quindi sono vecchio”, fu la risposta che si diede dopo averci pensato su. A questo punto Schmid suggerisce “dieci passi per raggiungere la serenità che possono emergere dalle nostre osservazioni, dalle nostre esperienze e da ciò a cui siamo sopravvissuti”. Da Epicuro in poi, i filosofi si sono interrogati sul principio dell’atarassia, stella polare che orienta l’uomo nel suo cammino. Oggi questo cammino si è ridotto a essere una corsa senza meta, dominata dalla brama di un successo irraggiungibile, di un futuro che non è mai presente. La vecchiaia è una minaccia, non più il coronamento di un’esistenza piena. Bisogna allora riappropriarsi della serenità per riconquistare la joie de vivre e, per farlo, un primo passo è pensare le diverse fasi della vita come tappe di un viaggio in cui la vecchiaia è il capitolo finale, cui affidarsi “con la maggiore tranquillità possibile”.

     

    SERENITA'. L'ARTE DI SAPER INVECCHIARE
    Wilhelm Schmid
    Fazi, 89 pp., 14 euro