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Lettere

Politica & magistratura. Due domande su inchieste mediatiche e “utilità illecita”

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa

Al direttore - Matteo Ricci, candidato del centrosinistra nelle Marche è indagato per aver ottenuto in alcuni lavori pubblici “una utilità in termini di consenso politico” quando era sindaco di Pesaro. Viene da chiedersi che cosa altro potrebbe fare una persona impegnata in politica se non conseguire e mantenere il consenso di quanti l’hanno votato. A stretto giro di posta dopo Sala, Ricci. Ma l’aspetto curioso è l’ossequio che gli esponenti del Pd presi di mira dalle procure; tutti esprimono fiducia nella giustizia. Sembrano i generali dell’Armata rossa che davanti ai plotoni di esecuzione delle Grandi Purghe inneggiavano a Stalin.
Giuliano Cazzola

Le allego qui, testualmente, il capo di imputazione a carico dell’onorevole Matteo Ricci: “Otteneva direttamente una utilità non patrimoniale, attraverso la realizzazione, con modalità illegittime, di opere ed eventi pubblici del Comune di Pesaro di grande richiamo in grado di conferire una immagine di efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa e politica del Sindaco, così arrecando al medesimo un rilevante beneficio in termini di accresciuta popolarità e consenso”. Una riflessione, caro Cazzola. Anzi due. Da una parte potremmo dire che la magistratura non si sta più limitando a criminalizzare il mestiere della politica ma sta facendo un passo in avanti e sta iniziando anche a criminalizzare il mestiere della raccolta del consenso. Ma c’è di più. E ci poniamo una domanda semplice. Parliamo in astratto: quando un magistrato apre un’inchiesta mediatica che si rivela infondata, e da questa trae un vantaggio di reputazione, carriera o influenza, sta forse ottenendo anche lui una “utilità” illecita? Così, per sapere. Grazie.


Al direttore - Il ministro Bernini ha firmato il decreto che fissa i criteri per la formazione delle graduatorie nazionali di merito e le modalità per l’immatricolazione all’anno accademico 2025-2026. Restano di fatto i test per l’accesso a Medicina mascherati da esami ma spostati al 12 gennaio. Per gli esclusi un posto di consolazione nei corsi di laurea che diventano di seconda scelta… Visto che si cambiava forse conveniva studiarla meglio.  Dopo i 6 anni di studio avremo 25.000 laureati per 14.000 posti in specializzazione? Se queste sono le strategie per riempire le scuole dove non vuole andare nessuno piuttosto che rivederne la qualità e le prospettive lavorative la strada che resterà ai nostri giovani sarà la fuga verso l’estero. Prima la pletora poi la carenza poi ancora la pletora: ma un politico con una visione e la capacità di programmare quando nascerà? Il capo del governo non dovrebbe, Caro direttore, impegnare risorse di elevata competenza e con ampia delega per tutelare il diritto alla salute dei cittadini, diritto che, come recita un fortunato slogan del mio sindacato, non può essere svenduto.
Flavio Civitelli
vicesegretario nazionale vicario Anaao Assomed


Al direttore - Prima la neutralità contraria al Piano di di riarmo e difesa europeo elaborato dalla Commissione guidata da Ursula von der Leyen; poi l’approdo a un neopacifismo e terzismo impotente su nodi di politica estera; poi ancora il sostegno nel referendum  alla causa persa dei quesiti sul lavoro; e ancora la difesa light e anodina di Sala a Milano sull’altare della prioritaria salvaguardia dell’unità politica con il M5s e Avs; infine il ritorno a una posizione involutiva e giustizialista in tema di riforma della giustizia e separazione delle carriere; il tutto passando per una gestione della democrazia interna di partito centralizzatrice e con venature personalistiche, di cui massimo esempio è il commissariamento della federazione provinciale del Pd pisano. Insomma, quando è che tra i riformisti del Pd si assumerà la responsabilità di denunciare politicamente – con la nascita di una corrente organizzata interna al partito – che il Pd a guida Schlein è cosa diversa e opposta a quello fondato nel 2007 al Lingotto? 
Alberto Bianchi



Al direttore - “La lettura quotidiana del Foglio è rinfrescante e confortante”. Parole più efficaci di quelle di Valter Vecellio sono difficili a dirsi. La compagnia fogliante cresce e sempre più ci si sente meno soli. Grazie di esserci.
Serafino Penazzi

Grazie di cuore.

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