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Draghi al Colle per passare dalla Seconda alla Quinta Repubblica

Le lettere al direttore del 22 ottobre 2021

Al direttore - Non ho capito che posizione ha il suo quotidiano sul caso del mese: i tradimenti di Max Allegri nei confronti di Ambra Angiolini.
Giuliano Cazzola

 

Sui siti dei grandi giornali c’è quasi sempre una piccola sezione che in redazione definiamo “il boxino morboso” e che viene molto valorizzata dalle stesse direzioni dei giornali che ogni giorno offrono alla politica lezioni utili per essere un po’ meno morbosa. P. S.: Viva Ambra!

 



Al direttore - Suggestivo e interessante come sempre l’endorsement di Giuliano Ferrara per Draghi sul colle più alto di Roma. Continuo tuttavia a pensare che sia di gran lunga preferibile l’altra ipotesi, ossia quella di lasciare che Draghi porti a termine il mandato fino alla fine naturale della legislatura, eleggendo al Quirinale un/una altro/a personalità (che, sia detto per inciso, non manca). Intanto un’eventuale elezione di Draghi al Quirinale vorrebbe dire – escludendo fin d’ora un altro governo che tutti sanno essere soluzione impraticabile – elezioni anticipate al 2022. Piccolo particolare, a parte il centrodestra non le vuole veramente nessuno, in primis i parlamentari (tra i quali ci ricadrebbero anche quelli del centrodestra) che perderebbero il vitalizio. Molto meglio invece se Draghi arriva al 2023, eleggendo nel frattempo il successore di Mattarella (e quand’anche Mattarella accettasse un reincarico a tempo nulla cambierebbe in questo scenario); avrebbe tempo e modo di completare o quantomeno portare a buon punto i tre cardini dell’agenda per i quali è stato chiamato, ossia mettere in sicurezza il paese dal punto di vista sanitario, instradare e implementare il Pnrr, fare le riforme necessarie per dare attuazione al secondo punto (ma anche a prescindere dal Pnrr). Poi, una volta fatte le elezioni, qualora a vincerle dovesse essere, a bocce ferme, il centrodestra e pur escludendo a priori (ahinoi) che la neo maggioranza abbia voglia di indicare Draghi come premier, basterebbe un po’ di buon senso e lungimiranza politica per trovare comunque il modo di fare tesoro della professionalità di Mario Draghi. Ad esempio affidandogli in toto la gestione della complessa partita del Pnrr. Prevengo l’obiezione: ma figuriamoci se uno che è stato presidente del Consiglio accetterebbe mai un ruolo sia pure di “super consulente” o “super ministro” per conto di un altro governo. Vero. Ma, up to a point. Avere uno come Draghi a capo della macchina che dovrà gestire i fondi per la ripresa porterebbe al triplice vantaggio di avere un interlocutore serio e rispettato nei confronti dell’Europa (nell’ovvio presupposto di essere dotato delle apposite deleghe), di poter continuare un lavoro già intrapreso, e di continuare a fare gioco di squadra pur con un assetto parlamentare e di governo mutato, nel superiore interesse del paese. Non è poco. Ma sappiamo già che nulla di tutto ciò accadrà. Peccato.
Luca Del Pozzo

 

Tra un’azione che renderebbe certamente il 4 per cento per 7 anni (Draghi al Quirinale) e un’azione che potrebbe rendere il 7 per cento per un anno lei davvero opterebbe per la seconda e non per la prima? Con Draghi al Quirinale, caro Del Pozzo, l’Italia passerebbe in un lampo dalla Seconda alla Quinta Repubblica. Perché perdere quest’occasione?

 


 

Al direttore - Facciamo seguito al vostro articolo dal titolo “L’Ambasciata è il vero tempio della cucina padana” di Camillo Langone del 12 ottobre 2021 che contiene diverse inesattezze e contenuti fuorvianti, tra i quali: “Il ristorante si è trasferito da Quistello (Mantova) a Villa Bartolomea (Verona)” e “Cambiare sede affinché nessuno cambi il culto”. Rappresentiamo la proprietà del Ristorante Ambasciata di Quistello e vi chiediamo di rispettare i vostri doveri di cronaca: il Ristorante Ambasciata di Quistello non ha cambiato sede, né si è trasferito, ma prosegue la sua attività nella consueta sede di piazzetta Ambasciatori del Gusto n. 1, Quistello. Il vostro articolo pertanto ci arreca un danno significativo e induce il lettore in errore veicolando un messaggio decettivo. Cordiali saluti.
Mantua M.G. s.r.l.

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