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La differenza tra vaccino indispensabile e vaccino obbligatorio

Le lettere al direttore Claudio Cerasa del 26 agosto 2021

Al direttore - Dal fido in banca alla banca a Fido.
Giuseppe De Filippi

 

Al direttore - Caro Cerasa, sarà un caso che due istituzioni del tutto diverse come la scuola e Alitalia, accomunate dal fatto che in entrambe i sindacati l’hanno fatta e la fanno da padroni, siano miseramente fallite?

Pietro Volpi

La differenza tra la scuola e l’Alitalia però c’è: da una parte ci sono insegnanti che fanno di tutto per dimostrare di essere migliori dei sindacati che li rappresentano, dall'altra parte ci sono classi dirigenti che negli anni hanno fatto molto per dimostrare di non essere migliori dei sindacati che li rappresentano. Anche per questo la scuola ha un futuro, Alitalia chissà. 

 

Al direttore - A quanto sembra circa 4 milioni di over 50 non si sono ancora vaccinati. I sindacati proteggono gli operai no vax, non quelli che si sono già vaccinati, Michetti, il candidato a Roma per il centrodestra, proclama “non chiederò mai a un cittadino romano di vaccinarsi”, un giorno sì e un giorno no a seconda dell’umore Salvini identifica la libertà anche con il diritto di non vaccinarsi, il ministro dell’Interno Lamorgese, il prefetto e il questore di Viterbo, la polizia postale, che dovrebbe monitorare i siti internet, hanno consentito l’invasione di circa 10.000 irresponsabili che hanno occupato un pezzo del territorio nazionale e poi parte di essi si sono sparsi per la Toscana, una realtà di No vax, di spacciatori e di consumatori di ogni tipo di droga, il tutto mentre in Italia si discuteva di green pass e venivano multati singoli, ristoratori, gestori di bar, ecc. Ci fermiamo qui, ma di situazioni di questo tipo potremmo riempire una pagina. A questo punto per evitare una nuova ondata e nuovi disastrosi lockdown (la seconda ondata ha fatto circa 80.000 morti) non resta che imitare quello che a suo tempo ha fatto da ministro della Salute Beatrice Lorenzin quando con un decreto ha sancito l’obbligatorietà di una serie di vaccini, per malattie fortunatamente grazie a questo debellate, che sono quindi passati da 4 a 10 e che una sentenza della Corte costituzionale ne ha riconosciuto la legittimità. E quindi rendere obbligatorio per tutti, saggi, poco saggi e matti, la vaccinazione anti Covid. In caso diverso rischiamo di continuare a lungo a combinare insieme una situazione ad alta drammaticità (ogni giorno comunque c’è qualche decina di morti) con comportamenti grotteschi, al limite del ridicolo che purtroppo coinvolgono anche strutture dello stato come il ministero dell’Interno.
Fabrizio Cicchitto

Sull’obbligo, per il momento, continuo ad avere qualche dubbio e continuo a pensare che andrebbe fatto di tutto per rendere il vaccino indispensabile più che obbligatorio. Si sta già facendo molto, ma si può fare ancora di più. Come? Per esempio rendendo il green pass obbligatorio per tutti i luoghi al chiuso, nessuno escluso. 

 

Al direttore - Mi ha convinto, caro Cerasa: meglio garantire agli italiani  l’usbergo  del Quirinale per sette anni con Mario Draghi che lasciare il premier  – ammesso che fosse possibile – a patire a Palazzo Chigi fino al 2023. Sergio Mattarella ha dimostrato quanto sia determinante l’Istituzione della presidenza della Repubblica, anche nell’ora più buia della maggioranza gialloverde alla quale fu impedito, attraverso l’esercizio  dei poteri legittimi del capo dello stato, di fare deviare il paese  dalle coordinate della sua collocazione internazionale ed europea. 
Giuliano Cazzola

 

Al direttore - Caro Cerasa, la lettera del professor Armezzani dovrebbe essere stampata in milioni di copie e distribuita nelle scuole (e anche in Parlamento e al ministero dell’Istruzione). Chissà che non trovi un mecenate disposto a finanziare questa sana operazione educativa.
Bruno Bottiglieri

 AAA cercasi.

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