Sorella email

Umberto Silva

C’è fantasma che può mettere Hillary in ginocchio, a questo punto meglio la Warren subito presidente.

Toglieteci i mitra, i cannoni, le bombe, i droni, i gas, le pistole, i coltelli e ci strangoleremo l’un l’altro con le nostre mani. Tagliate le mani, ci morderemo con i denti, caduti i denti sbatteremo le teste l’una contro l’altra. Obama, non il ferro uccide ma l’umana malvagità. Detto questo a epitaffio d’un orrendo macello, vado altrove ma non troppo lontano. Un fantasma di morte si aggira tra i potenti del mondo e non concerne Berlusconi, che al ferro s’affida con fiducioso spirto, né la millenaria regina Elisabetta, vispa come un pesce azzurro, e nemmeno il trucido Al Baghdadi che sa come nascondersi tra i serpenti del deserto. Il fantasma di morte aleggia su Hillary Clinton e non riguarda la sua morte fisica, già altre volte superata con forza, quanto la sua morte politica. Per quanto finga che il fantasma non esista, che tutto vada per il meglio, che la battaglia interna sia vinta e quella esterna lo sarà perché gli americani non sono ancora impazziti al punto di eleggere Trump, il fantasma aleggia eccome, turbando i sonni di Hillary e di tutti noi ormai rassegnati alla sua elezione pur di evitare quelle del Gorilla miliardario e del vecchio Sanders, che, come la morte, tenace non desiste. Hillary è tanto presa dal fantasma che sta pensando di nominare vicepresidente una sua controfigura hard, la senatrice Elizabeth Warren, sicché in caso di propria morte, politica, costei possa degnamente sostituirla.

 


Elizabeth Warren


 

Ecco, ho taciuto le fattezze del fantasma di morte in modo da creare una legittima suspense, ma forse è ora di svelarlo, poiché tutti lo conosciamo ma tutti facciamo un po’ finta di niente, come quando si ha un insidioso male che la biopsia deve confermare o meno e si finge che sia una pura formalità presto spazzata via, perché è assurdo crepare quando si è ancora in gran forma e il meglio ci attende, otto anni di potere assoluto sul mondo, che spasso, ricevuti qua e là con tutti gli onori, e i presidenti sorridono e s’inchinano, e gli africani ballano, e tua figlia impazza, e il marito pure, risorto dalle ceneri del peccato, e tutti i divi di Hollywood a omaggiarti alla Casa Bianca. Ecco, ancora sto divagando e non faccio il nome del fantasma, che deve sparire da sé, senza spaventare il popolo gaudente, che grida di gioia a sua volta rimuovendolo come impossibile, un rompiscatole che non potrà certo sconfiggere il gran moto glorioso della loro beniamina. Sarebbe un insulto, con quel beccamorto di Sanders che ancora ci crede al fantasma, e quell’altro di Trump che crede in se stesso, ancora peggio, si crede migliore di tutte quelle donne che dicono abbia pizzicato, che poi nemmeno è vero, certo meno di Clinton marito. Ma che terrore, con Trump che appena eletto piscia sui cinesi aspettando il plauso di tutti e ricevendolo, perché lui è immortale in qualsiasi scoreggia si cimenti, non ha fantasmi che lo perseguitano, potrebbe sparare per strada e sarebbe eletto, ha tutto da nascondere a cominciare dalla sua faccia ovvero non ha niente da nascondere, quando invece a Hillary tocca nascondere anche le email che manda a chissà chi, e per masochista pigrizia col canale sbagliato.

 

La Legge è implacabile

 

Eccolo alfine svelato: l’email, la sua imperscrittibile Legge, ancor più dello stragista pro Trump è il fantasma che può mettere Hillary in ginocchio a piangere per il resto della sua vita e a chiedersi perché ha fatto una sciocchezza così, lei, la furbacchiona che sapeva volgere i peccatucci del marito a propria gloria. Come ha potuto scivolare su una banana e rompersi l’osso del collo, come il marito mettendosi alla mercé della Legge, quella Legge che ha perseguitato lui per una scopata e una pudica menzogna e ora è la volta di lei, autrice di un atto inconsulto per un’avvocatessa. La Legge, sempre lei, mentre Trump della Legge se ne sbatte, in tal modo evitando di incapparvi, la Clinton sembra avere voluto a tutti i costi imitare il coniugale precedente, seguirlo nella strada di una ridicola illegalità. Senso di colpa? Anello nuziale? Fiducioso nell’email gate Sanders si acquatta come un avvoltoio e non molla, nonostante che Obama lo supplichi, come se anche lui, il presidente, non sapesse della Legge, e la rimuovesse secondo il suo desiderio; ma non basta il far finta di niente, la Legge americana è implacabile, Hillary lo sa e trema, tutti tremano, tutti tremiamo che già è duro una presidente così, ma pur sempre il male minore, e ora ci tocca tremare, accidenti. Ma questo male minore che fastidio, che grattarsi, perché non subito Elizabeth Warren alla presidenza?