Padre Paolo Dall'Oglio

La rivelazione del Times: “Padre Dall'Oglio è vivo”

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese

Siria: padre Dall'Oglio ostaggio dello Stato islamico

Londra, 7 feb - (Agenzia Nova) - Il gesuita Paolo Dall'Oglio sarebbe ostaggio dello Stato islamico, da cui sarebbe utilizzato come merce di scambio per negoziare un accordo con la Coalizione globale antiterrorismo. Lo riferisce oggi il quotidiano britannico "The Times", citando fonti delle Forze democratiche siriane (Fds), gruppo ribelle curdo-arabo che combatte contro i terroristi con l'appoggio della Coalizione globale nell'est della Siria. La regione è l'ultima sacca di resistenza del sedicente califfato nel paese. Per sfuggire all'accerchiamento, i miliziani di Abu Bakr al Baghdadi avrebbero offerto il rilascio di padre Dall'Oglio, del giornalista britannico John Cantlie e di altri ostaggi occidentali.

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Libano-Italia: il primo ministro Hariri riceve Conte a Beirut

Riad, 7 feb - (Agenzia Nova) - Il presidente del Consiglio dei ministri libanese, Saad Hariri, riceverà il presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, oggi, 7 febbraio, a Beirut, presso il Grand Serail, sede dell'esecutivo. Lo rende noto una dichiarazione ufficiale del governo locale, aggiungendo che, a margine dell'incontro, i due leader terranno una conferenza stampa congiunta.

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Venezuela-Italia: una delegazione di Guaidó incontrerà Salvini a Roma

Madrid, 7 feb - (Agenzia Nova) - Una delegazione ufficiale del parlamento venezuelano, su mandato dell'autoproclamato presidente Juan Guaidó, si riunirà con il vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno, Matteo Salvini. Lo riferisce il quotidiano spagnolo "El Mundo", precisando che l'incontro avverrà a Roma il prossimo lunedì, 11 febbraio. L'appuntamento è stato concordato dopo che Guaidó, attraverso una missiva, ha chiesto un confronto per discutere della decisione del governo gialloverde di prendere le distanze dalla stragrande maggioranza dei Paesi dell'Unione europea e di non riconoscerlo come capo di Stato ad interim. Nella lettera, inviata direttamente a Salvini, Guaidó assicura che l'obiettivo dell'incontro è "illustrare il piano di azione per il ripristino della democrazia nel suo paese, attraverso la richiesta di elezioni libere e trasparenti e per risolvere l'attuale crisi umanitaria". Nel testo, il leader sudamericano ringrazia Salvini per la sua "vicinanza" e ricorda i legami storici che uniscono l'Italia al Venezuela, Stato in cui risiedono oltre 100.000 italiani. Secondo quanto si apprende, precisa "El Mundo", il leader della Lega sarebbe favorevole al riconoscimento del presidente dell'Assemblea nazionale venezuelana, mentre il Movimento 5 stelle, suo alleato al governo, è contrario a interventi nella politica interna di un altro paese.

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Venezuela-Italia: il capo dell'Assemblea nazionale Guaidó chiede un confronto coi vicepremier italiani

New York, 7 feb - (Agenzia Nova) - Juan Guaidó, presidente dell'Assemblea nazionale del Venezuela riconosciuto capo di Stato legittimo di quel paese da gran parte dei paesi occidentali e delle Americhe, ha scritto ai vicepremier italiani Luigi Di Maio e Matteo Salvini, leader dei partiti Movimento 5 stelle e Lega, chiedendo un confronto con i rappresentanti parlamentari venezuelani. I leader dei due partiti populisti italiani esprimono posizioni differenti in merito alla grave crisi istituzionale in atto nel Venezuela, e ciò ha portato Roma a non riconoscere Guaidó come legittimo presidente, al contrario di importanti paesi europei come Germania, Francia e Regno Unito. Guaidó ha chiesto di poter organizzare incontri a Roma il prima possibile tra una delegazione parlamentare venezuelana e i due vicepremier italiani, stando a un funzionario italiano anonimo citato da "Bloomberg", che ha preso visione della lettera inviata a Di Maio: nella missiva, Guaidó chiede di poter intraprendere col leader del Movimento 5 stelle una discussione "sulla decisiva transizione che stiamo vivendo nel Venezuela". 

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Italia: domanda record per i titoli di Stato a 30 anni

Londra, 7 feb - (Agenzia Nova) - L'Italia ha ricevuto dal mercato una risposta estremamente positiva alla sua ultima asta di titoli pubblici: la domanda ha, infatti, superato i 41 miliardi di euro per gli 8 miliardi di buoni del Tesoro a 30 anni. Lo riferisce oggi il quotidiano britannico "Financial Times", aggiungendo che i titoli a lunga scadenza sono stati aggiudicati con un interesse del 3,85 per cento. Il "Financial Times" cita, quindi, "un banchiere" anonimo, secondo cui la recente ondata di titoli pubblici europei a 10 e 15 anni "ha dato una iniezione di fiducia ai mercati". Per quanto riguarda l'Italia, il paese è particolarmente popolare tra gli investitori perché offre interessi più alti per le sue obbligazioni di Stato. 

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Economia: commento del "Pais", la Spagna prende le distanze dall'Italia

Madrid, 7 feb - (Agenzia Nova) - Quando la coalizione populista formata da Lega e Movimento 5 stelle arrivò a Palazzo Chigi, l'Europa e i mercati tremarono. Gli ottimisti previdero "qualcosa di più di una turbolenza", mentre i pessimisti anticiparono un aumento vertiginoso dello spread. Lo scrive il quotidiano "El Pais", in un articolo di commento in cui mette a confronto la situazione economica dell'Italia con quella della Spagna, sottolineando il crescente divario che si sta venendo a creare. Dopo mesi difficili, a causa del braccio di ferro con Bruxelles sul progetto di bilancio, il Belpaese è infatti entrato, nell'ultimo trimestre dello scorso anno, in recessione tecnica, registrando la seconda contrazione consecutiva del Pil (-0,2 per cento). A gennaio, poi, il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha aggiornato le sue previsioni per il 2019, segnalando un calo per tutti, tranne che per la Spagna, che ha mantenuto il 2,2 per cento mentre ha stimato per l'Italia una crescita zero (0,6 per cento). Se i calcoli dell'istituto si riveleranno corretti, l'economia spagnola crescerà del triplo rispetto a quella della Penisola, rendendo sempre più stridente il confronto fra i due Paesi.

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Infrastrutture: annullare il progetto Tav Torino-Lione potrebbe costare 4 miliardi di euro

Madrid, 7 feb - (Agenzia Nova) - L'eventuale sospensione della costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità (Tav) per collegare Torino e Lione potrebbe costare all'Italia fino a 4 miliardi di euro, rispetto ai 3 miliardi che il paese è chiamato a investire per concludere il progetto. Lo scrive il quotidiano spagnolo "La Vanguardia", riportando i dati diffusi dal commissario straordinario uscente per il Tav, Paolo Foietta. "Non concludere questo lavoro strategico sarà disastroso per il Paese", ha riconosciuto Foietta mentre il governo, formato dalla coalizione di Lega e Movimento 5 stelle, non riesce a trovare un accordo sulla continuazione dei lavori a causa della forma opposizione pentastellata.

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