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innamorato fisso

Il ristoratore che amava ospitare gli 'ndranghetisti

Maurizio Milani

Per me è un onore che abbiano scelto la mia modesta trattoria sull’Appennino. Certo! Si mangia bene e anche i vini sono ottimi. Ma apprezzano la discrezione sia dei miei clienti che mia

Come ragazzo, sono molto contento che nella mia trattoria si tengano i summit di mafia. Mi avvertono prima. Io: a disposizione, non c’è problema… Loro: “Sei un amico grazie!”. Sono tutti i capomandamento del nord Italia. Per me è un onore che abbiano scelto la mia modesta trattoria sull’Appennino. Certo! Si mangia bene e anche i vini sono ottimi. Ma apprezzano la discrezione sia dei miei clienti che mia. Inutile dire che insistono per pagare e lasciano mance generose. Veramente degli ottimi ospiti. Tante osterie, trattorie e ristoranti vorrebbero tale privilegio. Parliamoci chiaro: i benefici sono duplici. A) pagano in contanti e a volte più del dovuto, B) la cosa più importante: nella zona sanno che qui si tengono summit di mafia e ‘ndrangheta (gemellate). I vari balordi di paese stanno alla larga, quando dico “ragazzi, non state sotto le finestre a parlare”, obbediscono al volo. Sono contento come più non potrei.

Anche mio figlio lo sto avviando verso la strada mafiosa. Gli dico: “Paolo! Non sentire le balle che dicono al liceo sull’antimafia ecc. Tra qualche anno l’attività la porterai avanti tu e la tua sposina, deve rimanere tutto così”. “Certo! A scuola quando dico che sono tuo figlio, vengo rispettato moltissimo. C’era un giovane della quinta che faceva mobbing, quando gli hanno detto di chi ero figlio, non si è più visto… penso ha cambiato indirizzo scolastico, è andato all’istituto per geometri”. “Meglio, abbiamo bisogno di geometri del comune e della provincia”. “Lo contatto?”. “Aspettiamo si diplomi, intanto quest’anno telefono a chi di dovere e gli faccio ripetere la quinta”. “Perché non gli fai fare cinque anni in uno da privatista e non lo fai diventare puericultore?”. “Ma non dire minchiate, altrimenti ti mando all’Erasmus a Rotterdam a prendere contatti con il capomandamento del nord Europa. Mio zio”.

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.