Innamorato Fisso

Dai legnanesi a Disneyland

Maurizio Milani

Il ministro dei Beni culturali, innamorato fisso di Parigi, porta il teatro italiano all’Olympia e frequenta il famoso parco divertimenti. Foto e post poco conosciuti di Dario Franceschini, prossimo inquilino del Quirinale (forse)

Dario Franceschini, ministro per i Beni e le Attività culturali e per il Turismo, è molto attivo sui social, anche scandinavi. Nella foto n. 1 lo vediamo sulla piazza del Quirinale. E’ ormai ufficiale che dopo i 14 anni di presidenza Mattarella il sostituto sarà lui. Nella foto è insieme a Matteo Renzi che dopo i 14 anni di Franceschini, il presidente lo farà lui. Anche questa notizia è ufficiale e non so cosa aspettano a stamparla sulla Gazzetta ufficiale. Per adesso la notizia è sul profilo Facebook del circolo Pd di Chieti, a cui sono iscritto, anzi tanti dicono che il post è mio. Infatti può essere. Foto n. 2 su Instagram. Il ministro Franceschini a Brera. L’intenzione è quella di tenere il museo aperto di notte e chiuderlo di giorno. Infatti di notte c’è molta più gioventù in giro per Milano. Il 95 per cento non ha mai visitato Brera. Mentre gli anziani lo hanno tutti già visitato. Poi di notte gli anziani sono a letto, mentre i giovani sono a letto di giorno. Il direttore di Brera è contro e si dimette. Franceschini accetta e nomina un sovraintendente della Polinesia che arriva alla cerimonia in ritardo, in quanto sul suo atollo i collegamenti sono quello che sono, per cui viene licenziato ancor prima di prender servizio. Brera rimane senza direttore. Per legge in via provvisoria lo fa io portinaio del museo che dopo tanti anni ne sa più di un giovane professore di arte.

Foto n. 3, Instagram. Franceschini è a Odessa nella sede dell’Istituto di cultura italiana. I corsi di insegnamento della nostra lingua sono molto frequentati. Odessa è la prima città al mondo come iscritti, ben 1.200 suoi abitanti frequentano per imparare l’italiano. Tanto da spingere il console di Odessa a mettere dei corsi di dialetto: abruzzese e veneto. La Farnesina è contraria. Mentre il viaggio del ministro Franceschini è proprio per incentivare tali corsi. La foto ritrae Dario Franceschini a Odessa con due ragazze vestite con costumi tipici abruzzesi. La foto riceve 1,5 milioni di like. Dopo Odessa, Franceschini si sposta a Kuala Lumpur, anche qui per inaugurare la sede locale intitolata a Dante. Solo il primo giorno ci sono centinaia di iscrizioni. Franceschini soddisfatto dichiara all’Ansa di Tunisi: “La lingua italiana è tra le prime quattro studiate al mondo”. Uno su Facebook scrive (che dicono sono io): “E’ vero ministro, ma il vero veicolo per far conoscere la nostra lingua sono ancora i seminari e le scuole cattoliche sparse in tutti i continenti: qui lo studio della lingua italiana è obbligatorio”. Ad oggi, che conoscono l’italiano sul pianeta, sono 500 milioni di persone . Di questi i 400 milioni di italiani e discendenti emigrati all’estero, 95 milioni grazie al Vaticano, e solo il resto grazie all’opera meritoria degli istituti di cultura italiana nelle nostre ambasciate estere.

 

Foto n. 4 su Twitter. Franceschini a Disneyland a Parigi, diverse foto postate. Il ministro soggiorna dieci giorni e prova diversi divertimenti. Posta su Twitter: “E’ magnifico, anche questa è cultura, sto parlando adesso con l’ad della Walt Disney per fare un parco analogo a un chilometro da casa mia. E’ spiacevole da dire, ma il turismo mondiale è più attratto da questo che da Firenze e Venezia, che devono essere riconvertite in poli chimici. Cosa che si era già fatta a Marghera (Ve) e non si capisce perché si sia abbandonata quella strada. Per Greenpeace? Ma non fatemi ridere. Nella foto 231 di Facebook il ministro del governo Conte è in visita al Museo delle arti e tradizioni in Roma. Il più bello in assoluto sul territorio nazionale. Franceschini posta diverse foto dentro un finto trullo di Alberobello, dentro un finto nuraghe e prima di congedarsi dichiara: “Che razza di museo; uno fa prima ad andare a vedere i trulli veri che venire qui”. Subito però si scusa. Franceschini è alla festa del cinema di Roma. Decine di foto postate. Dichiara: “Diciamo la verità, da quando non ci sono più i grandi maestri, il nostro cinema è retrocesso in C2. Ci battono alla grande gli indiani, i francesi (quello sempre) e anche i cineasti delle ex repubbliche sovietiche. Ecco il motivo per cui al prossimo Consiglio dei ministri proporrò il taglio (totale) dei contributi statali al cinema”. Dopo queste dichiarazioni si dimettono i vertici del cinema italiano. Franceschini accetta le dimissioni e li manda al confino. Loro scappano ma vengono estradati. Franceschini gli ritira il passaporto, adesso sono apolidi, categoria protetta dall’Onu.

 

Foto 12.311, Facebook. Il ministro corre a Milano, dopo aver ricevuto la notizia che il Gallia è stato nominato migliore e più bell’albergo del mondo. E inserito nei siti Unesco. Franceschini è davanti all’entrata nella foto. L’hotel è veramente splendido. Franceschini dichiara (vedi video YouTube): “Siamo orgogliosi come italiani di questo riconoscimento”. In quel momento gli passa dietro Lady Gaga che pernotterà qui prima del concerto a Malpensa sulla pista. La popstar e il ministro si salutano e Franceschini dice: “Lady Gaga, sei la mia cantante preferita”. Lei risponde: “Anche tu Dario sei il mio ministro preferito”. Entrambi per solidarietà ai poveri si fanno fotografare intanto che aprono una scatoletta di tonno e la mangiano in mezzo alla strada. Poi entrano al Gallia per il ricevimento. Franceschini vuole consolidare il primato di siti Unesco che l’Italia detiene. Per questo viaggia in lungo e largo per la penisola, per promuovere nuovi siti patrimonio dell’umanità. Eccolo sul lago di Annone che ha ispirato poeti e artisti. Franceschini su Twitter scrive: “Se l’Unesco non fa il lago di Annone sito Unesco mi dimetto”. L’Unesco gli scrive: “Ministro stia calmo! Stiamo valutando; ma non mi sembra il caso, anche se come lago è bello, non pensavamo così bello”.

 

Instagram, foto zero/57. Franceschini all’Olympia di Parigi per la prima dei Legnanesi. La mitica compagnia teatrale è la prima dopo anni che viene messa in cartellone. Parlo di compagnie italiane. Foto con il cast. Le vicende dei cortili lombardi fanno molto divertire il sofisticato pubblico parigino. Anche il dialetto del testo è abbastanza comprensibile data la vicinanza con la lingua francese (per le note vicende storiche). Franceschini viene onorato dal suo omologo transalpino nel modo più bello. La torre Eiffel per tutta la sera è illuminata con il tricolore italiano. Per i Legnanesi, 150 minuti di applausi alla fine della rappresentazione, record nella storia. Il precedente era per una commedia araba rappresentata a Rabat nel 1904 che ebbe un’ora esatta di applausi. Instagram, foto bellissima. Franceschini e il cast dei Legnanesi sul volo che li riporta in Italia. Si vede che giocano a carte. Chiaro omaggio alla mitica foto del ritorno dei campioni del mondo di Bearzot dalla Spagna. “Causio hai sbagliato”. E’ la frase epica che il presidente Pertini gli rivolse. Le coppie erano: Zoff-Pertini, Causio-Bearzot. Nel suo ufficio al ministero, Franceschini alle spalle ha questa foto. La foto più bella della storia d’Italia (con coppa del mondo in primo piano, ma anche un po’ spostata. Dispiace). Andiamo avanti a vedere sui social le foto e i commenti del ministro più importante del nostro governo.

 

Foto N. 0/2, Twitter. Franceschini davanti alla sede del Coni. Riceve in giornata tutti i presidenti delle federazioni sportive. Fuori c’è una protesta. Sono varie sigle di federazioni di body building che non essendo affiliate al comitato olimpico risultano fantasmi. Franceschini alla fine riceve anche loro. Le foto le potete vedere sia sul sito del ministero dei Beni culturali sia sul mio. Il ministro si impegna a far entrare il culturismo nel Coni e su Twitter dice: “Sono stato un discreto culturista. Al liceo, sollevavo su panca di 120 kg, e facevo dieci ripetizioni per tre serie con un bilanciere caricato a 85kg. Ho smesso perché non era ben visto dai comunisti. Mi dicevano: ‘Che sport fai?’ Io: ‘Culturismo’. Loro: ‘Non possiamo iscriverti al circolo cittadino, è uno sport di destra’. Per cui lo abbandonai per darmi alla ginnastica da uomo. Con risultati che mi hanno fatto chiamare: ‘Scusi Franceschini, lasci perdere questa disciplina, si concentri su altro...!’ Rimasi deluso, ma non lo ascoltai, vinsi un argento alle Universiadi del 1978 a Sebastopoli, medaglia poi revocata sia a me che ad altri”. Il motivo non si è mai saputo”. Franceschini twitta: “E’ un mio preciso desiderio che nel giro di poco, tutto il parco auto di polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia municipale ed esercito, siano dotati di mezzi elettrici”. Conte legge preoccupato e telefono (io intercetto tutto): “Dario, scusa, ma sei andato nelle competenze del ministro della Difesa e di quello dell’Ambiente”. Franceschini: “Sì hai ragione, ma è un provvedimento che devi prendere”. Conte: “Ma non esagerare, ci sono altre priorità e poi le Alfa a benzina delle forze di polizia a chi le vendiamo? Ai boscimani? Franceschini: “No, anche perché i boscimani, in materia di politica ambientale sono più all’avanguardia di noi”. A quel punto intervengo e dico: “Scusate sono quello che vi intercetta. A me interessa un’Alfa 159, sono un alfista da sempre. Se decidete di vendere le auto delle varie polizie…”. Franceschini: “Chi parla? Chi è lei? Come si permette? Ma dove siamo? In Amazzonia?”. Conte: “Segnaliamo subito alla magistratura questo abuso”. Io: “Ma non esagerate, adesso smetto di ascoltarvi. Poi chi segnalate?”. Conte: “Ha ragione! Facciamo finta di niente!”. Franceschini: “Ma sì, facciamo come se niente fosse”. Io: “Per questo vi ringrazio e non vi intercetto più. Certo non rinuncio al mio hobby, per cui ascolterò di nascosto altre telefonate di Vip”.

 

Foto n. 41 su Facebook. Franceschini in visita alla sede della National Geographic. Qui, fotografato dietro la cartina del primo viaggio di Magellano, Franceschini twitta: “Che bella cartina, ho proposto di far dipingere questa cartina sul muro esterno di Montecitorio”. Io chiedo: “Da chi, signor ministro?”. Franceschini: “Da Banksy”. Io: “Speriamo, basta conservare il passato in modo così categorico. Cosa stiamo qui ad ammirare quello che i nostri antenati hanno fatto?”. Franceschini: “Si è vero, buttiamo giù tutto”. Poi però dice che scherzava. Nell’ultima foto da noi commentata c’è il ministro sui colli Euganei. Uno del posto si lamenta: “Ministro, in piazza quando passo mi scherzano!”. Franceschini: “Come mai, buon uomo?”. Lui: “Dicono che ho la testa a forma di un uovo”. Franceschini: “No, assolutamente! Però perché non fa domanda in un circo?”. Lui: “Dice che mi prendono?”. Franceschini: “Le faccio subito una lettera di referenze!”. Foto di Franceschini sul Bosforo, il magnifico ponte che collega Europa e Asia. Franceschini viene accolto come un capo di stato. Inutile dire il suo favore (e il mio) per l’entrata nell’Unione della Turchia. Da Bruxelles gli telefona Sassoli: “Ciao Dario!”. “Ciao David!”. Sassoli: “Volevo dirti che siamo tutti a favore dell’entrata della Turchia, però l’Uefa è contro”. Franceschini: “Ma l’Uefa conta così tanto?”. Sassoli: “In Europa il calcio è tutto, e di riflesso l’Uefa di fatto comanda più del Parlamento e della Commissione”. Franceschini: “Pensa! Lo so adesso!”. Sassoli: “Anch’io non lo sapevo, me l’hanno detto adesso”. Franceschini: “A questo punto cosa faccio?”. Sassoli: “Prendi una scusa e dichiara la tua vicinanza alla Nato”. Franceschini: “Ottima idea! Con la Nato non sbagli mai”. Sassoli: “A proposito, ti andrebbe di fare il segretario generale del Patto Atlantico?”. Franceschini: “Sì! A chi chiedo?”. Sassoli: “A me! Per cui sei assunto”. Franceschini: “Grazie, dillo tu a Conte!”. Ieri una notizia che ha sconvolto il mondo dell’archeologia: la tomba del brigante Gasparone è stata ritrovata. Era uno dei dieci siti più ricercati sulla terra. Il brigante Gasparone era il più pericoloso delinquente ai tempi dell’unità d’Italia. Non fu mai catturato e si diceva che avesse un bottino pari all’oro custodito alla Banca dello Zambia. La tomba, purtroppo già saccheggiata nei secoli è stata ritrovata in località Maiella (a pochi metri dalla vetta). Subito il ministero è stato avvertito. Franceschini con altri funzionari è stato tra i primi. Per sicurezza nazionale nessuna foto è stata postata sul profilo del ministro. Ecco il colloquio intercettato tra il ministro e il sovrintendente Belle arti per l’Abruzzo: “Complimenti per la scoperta”. “Sì, grazie ministro, è stato che dovevamo mettere giù una pala eolica: per fare le fondamenta per non ribaltarla, hanno scavato 25 metri ed è saltato fuori Gasparone”. Franceschini: “Direi di fare un museo dedicato a lui a Varese”. Sovrintendente: “Ministro, ci teniamo ad avere il museo qui sul territorio”. Franceschini: “Sì certo! Ho detto Varese tanto per dire, ma fatelo dove volete, soldi il ministero non ne ha per tale museo”. Sovrintendente: “Allora ministro cosa facciamo?”. Franceschini: “Avete già avvertito la stampa?”. Sovrintendente: “Sì!”. Franceschini: “Bene, rettificate la notizia: dite che avete trovato solo la tomba di Willy il coyote. Chiudete tutto e fate finta di non aver trovato niente”. La notizia del ritrovamento della salma di Willy il coyote e Beep-Beep è sui social quella più letta. Da tutto il mondo arrivano sulla Maiella fan del cartone animato più bello della storia. Il turismo ne trae beneficio tanto che il sito della Maiella balza al primo posto come luogo più visitato al mondo, più della Grande Muraglia. Purtroppo a breve si scoprirà che eravamo in presenza dei resti del brigante Gasparone, ai più sconosciuto. Willy il coyote non si è mai trovato. Alcuni dicono giri ancora dentro il Grand Canyon. Franceschini su Instagram a pranzo con Dzeko, centravanti della Roma Il ministro lo convince a rimanere nella capitale: missione riuscita. Il campione giallorosso stava per trasferirsi alla Juve. La Juve si lamenta con il ministro per ingerenza sportiva. Il ministro sanziona la squadra campione d’Italia. La sanzione arriva oggi: meno un punto in campionato.

 

Franceschini su Facebook, foto 261.000. Lo vediamo con Biden in visita ufficiale in Italia. Biden chiede al ministro di avere in prestito tutto il Museo degli Uffizi (completo) da esibire a Tucson, Arizona. Franceschini dice sì. In cambio chiede a Biden: “Tu però mi mandi tutte le squadre di Nfl, a fare un turno di campionato in Italia. 30 partite: tra Verona (all’Arena), Palermo, Bari, Como”. Franceschini su Instagram incontra Donald Trump. Gli dà ragione su tutto (il voto non è valido, bisogna rifare le elezioni Usa). Biden si offende e chiede a Franceschini un favore: “Dario scusa puoi farmi avere la cartina della città etrusca Tarquinia?”. Franceschini: “Ci penserò! Però sì”. Telefonano d’urgenza al ministro. Ecco l’intercettazione. “Signor ministro! Qui a Livorno abbiamo trovato nel porto canale le famose teste di Modigliani!”. Franceschini: “Non fate scherzi! Già trent’anni fa il ministero ci aveva creduto”. Livorno: “No! Ministro, queste sono autentiche”. Il ministro corre a Livorno. Già diversi mitomani sostengono di averle fatte loro con il Black & Decker. Ma in effetti stavolta le famose sculture sono autentiche. I mitomani sono arrestati. In alcuni gli vengono trovati in casa dei vasi della dinastia Ming. Trafugati? Senz’altro. Ma a questo punto siccome nessuno li ha reclamati, vengono ridati ai mitomani. Essi per ringraziare lo Stato italiano ritirano le precedenti false dichiarazioni. Qualche critico d’arte sostiene che anche queste teste di Modigliani siano false. Per me no. Che poi siano capaci tutti di farle, è un altro discorso. Anche per i famosi tagli sulle tele di Lucio Fontana nei bar senti: “Sono capace anch’io di farli”. Ragazzi, che ridere, inutile spiegargli.

 

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  • Maurizio Milani
  • Nato a Milano il 20 maggio 1961. Vero nome: Carlo Barcellesi. Diplomato terza media presso Camera del Lavoro di Milano nel 1985, corso serale a numero chiuso. Dopo il militare lavora come sguattero in un hotel. Nel 1987 arriva ultimo a “Riso in Italy”, concorso importante a Roma per giovani. Fa ricorso e vince. Ha uno sfratto ma non riconosce la sentenza. Collabora con il Foglio dal 1986 grazie al direttore Giuliano Ferrara. E' fidanzato con Monica.