Il videogioco iraniano che permette di bombardare Israele

Giovanni Battistuzzi

La tempestività è un bel vantaggio. All’alba dello storico accordo sul nucleare tra Washington e Teheran, e nel giorno di Quds – quello di “morte a Israele”, celebrato dagli iraniani venerdì scorso – la compagnia di gaming iraniana Ashab Rasaneh ha stato lanciato un nuovo giochino per il cellulare. Si chiama “Missile Strike”, e il manager di produzione dell’app, Mehdi Atash Jaam, intervistato da Fars news, ha detto candidamente che il gioco serve a “mostrare la potenza missilistica dell’Iran”. Il giocatore può sedersi sul suo divano e simulare un attacco missilistico nucleare a pioggia sulla città portuale di Haifa. Nella prima fase del videogame – sviluppato in 3D con grande cura dei particolari – si possono utilizzare i missili Zelzal, Zolfaqar e Sejjil, tutti di produzione iraniana, e il fine è, manco a dirlo, "entrare nel difese aeree del regime sionista e bersagliare Israele”, ha aggiunto Atash Jaam. Il gioco, si sa, è il primo modo con cui si plasmano le menti dei ragazzi. Belle premesse, per un accordo “di pace”, come è stato definito il deal nucleare con l’Iran.

 

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