Addio a Pino Daniele, cantò Napoli al ritmo di blues

Luca Gambardella

E' morto nella notte stroncato da un infarto, il cantautore napoletano Pino Daniele. La notizia è stata diffusa intorno alle tre del mattino sul web da Eros Ramazzotti e poi via via confermata dai colleghi Giuliano Sangiorgi dei Negramaro, da Fiorella Mannoia, Laura Pausini e in ultimo dal suo stesso staff. Pino Daniele avrebbe compiuto 60 anni a marzo. Lascia moglie e cinque figli. Il cantautore napoletano si è sentito male ieri sera nella sua casa nella maremma toscana. Trasportato di corsa in ospedale è deceduto durante il tragitto verso Roma. La salma si trova ora all'ospedale Sant'Eugenio nel quartiere Eur. Fonti dell'ospedale confermano che si sarebbe trattato di un arresto cardiaco.

 

Daniele nato a Napoli il 19 marzo del 1955. Artista raffinato, eccellente chitarrista, Daniele ha accompagnato gli anni più belli dei quarantenni e cinquantenni di oggi avvicinandoli alla bellezza di Napoli e alla musica blues e jazz mescolando sonorità popolari e componendo musiche per molti film come quelli del suo grande amico Massimo Troisi. Ha inoltre firmato testi portati al successo da altri grandi interpreti della musica italiana. Il cantante era tornato in tour con "Nero a meta'" che era poi il titolo di un suo bellissimo album, e si era esibito il 22 dicembre a Milano. E' stato poi lo "special guest" dell'ultimo capodanno di Raiuno nel programma "L'anno che verrà". Sul suo profilo Facebook c'è l'ultimo post che risale infatti a tre giorni fa pubblicato probabilmente dopo l'esibizione in tv: "Back home, in viaggio verso casa" c'è scritto sotto una fotografia che ritrae un'autostrada in bianco e nero.

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  • Luca Gambardella
  • Sono nato a Latina nel 1985. Sangue siciliano. Per dimenticare Littoria sono fuggito a Venezia per giocare a fare il marinaio alla scuola militare "Morosini". Laurea in Scienze internazionali e diplomatiche a Gorizia. Ho vissuto a Damasco per studiare arabo. Nel 2012 sono andato in Egitto e ho iniziato a scrivere di Medio Oriente e immigrazione come freelance. Dal 2014 lavoro al Foglio.