Fukushima, tre anni dopo

Gli abitanti di Minamisoma, nel governatorato di Fukushima, si riuniscono in preghiera alle 14:46, l'ora in cui, l'11 marzo 2011, il terremoto colpì il paese.

Visitatori si riuniscono in preghiera all'ingresso della scuola elementare di Okawa, nel governatorato di Fukushima. 74 dei 108 bambini morirono in seguito allo tsunami.

Gli abitanti di Minamisoma, nel governatorato di Fukushima, si riuniscono in preghiera alle 14:46, l'ora in cui, l'11 marzo 2011, il terremoto colpì il paese.

Manifestanti contro l'energia nucleare di fronte al ministero del Commercio di Tokyo lanciano palloncini ricordando le vittime di Fukushima.

Giornalisti e tecnici nucleari della Tokyo Electric Power Co. (TEPCO) di fronte al reattore numero 5 della centrale di Fukushima. La scritta sullo sfondo riporta le parole "Ridurre le radiazioni a 0.01 sievert per persona al giorno"

Un giornalista visita l'Unità 5 del reattore di Fukushima.

Manifestanti anti-nucleare usano come percussioni dei barili con la scritta "Addio armi nucleari".
Sono trascorsi tre anni esatti dal disastro che colpì le coste orientali del Giappone. Uno dei terremoti più forti mai registrati nella storia raggiunse, l'11 marzo 2011, i 9.0 gradi della scala Richter. Interi villaggi e città vennero spazzati via dallo tsunami scatenato dalle oscillazioni telluriche. Le onde colpirono due dei quattro reattori della centrale nucleare di Fukushima, facendo temere una nuova Černobyl. Oggi, il Giappone ricorda le vittime di quella tragedia.