Carlo Calenda (foto LaPresse)

Calenda e l'hashtag #deverestarematteo

Pietrangelo Buttafuoco

Se si perde, dice Carlo Calenda, “deve restare Matteo”. Questo virgolettato tratto dall’intervista rilasciata ieri dal vice ministro dello Sviluppo Economico

Se si perde, dice Carlo Calenda, “deve restare Matteo”. Questo virgolettato tratto dall’intervista rilasciata ieri dal vice ministro dello Sviluppo Economico – sia che il governo vinca al Referendum, sia che perda – dovrebbe diventare un hashtag, tipo #deverestarematteo, giusta nemesi dell’ormai celebre #enricostaisereno. Volesse il Cielo fosse così e poi, diciamola tutta, se nell’iperuranio c’è un modello ideale di presidente del Consiglio chi altri se non proprio Calenda potrebbe essere? E’ preparato, conosce il mondo, non è neppure maleducato. E’ giovane, non ha ubris, e neanche la protervia di regime. E se poi anche lui non ha una legittimazione elettorale, pazienza: abbiamo fatto trenta, facciamo pure trentuno. Orsù, twittate: #deverestarematteo.

  • Pietrangelo Buttafuoco
  • Nato a Catania – originario di Leonforte e di Nissoria – è di Agira. Scrive per il Foglio.